30 articoli nella categoria Social media marketing
Gabriella Avallone 27/07/2021 0
10 errori che compromettono la tua crescita online
Quando creiamo nuovi contenuti per il nostro brand, il principale obiettivo dovrebbe essere principalmente uno solo:
la Shareability, ovvero la capacità di creare contenuti che le persone condivideranno.
Questo è decisamente il miglior modo per ottenere una crescita massiva sui social.
Uno degli errori più frequenti è creare contenuti “random” aspettandosi una crescita dell’attenzione delle persone nel tempo. Naturalmente dietro questo modo di agire non vi è una reale strategia. Lo scopo dei Social Media Specialist è utilizzare gli strumenti necessari affinché aumenti l’engagement e si creino contenuti in grado di coinvolgere i follower.
Questo non è sempre sufficiente, a tal proposito, vediamoli insieme i 10 errori da evitare:
Quali sono i 10 errori che dovremmo evitare se vogliamo crescere correttamente online:
- Pensare ai propri interessi: Servire il tuo pubblico ti porterà più lontano rispetto al focalizzarti su te stesso e i tuoi interessi di vendita. Poniti al posto di un utente tipo e chiediti perché il tuo contenuto dovrebbe essere interessate per lui.
- Usare titoli di scarso effetto: utilizzare titoli e sottotitoli d’effetto si aumenterà la possibilità di creare un contenuto più condivisibile che aiuterà quindi il messaggio a diventare più chiaro e visibile a più persone.
- Contenuti privi di emozioni: abbiamo parlato anche in altri articoli dell’importanza del marketing emozionale. Stimolare le emozioni un potenziale cliente è una marcia in più. Dalle risate al pianto, assicurati di raggiungere il cuore del tuo pubblico.
- Dimenticarsi dei sottotitoli: i sottotitoli, in particolar modo nei contenuti video vanno sempre inseriti, proprio perché non tutti ascoltano i video con l’audio attivo. Per essere chiari anche senza voce, vanno sempre utilizzati.
- Dilungarsi: l’introduzione dovrebbe avere una durata minima, chi si dilunga nella fase iniziale rischia di perdere l’attenzione dell’utente. Solitamente si ha da uno ad un massimo di tre secondi per catturare l’interesse delle persone che scorrono la home.
- Contenuti scontati: i contenuti banali non piacciono a nessuno, agli utenti piace essere sorpresi, quindi perché non inserire dei colpi di scena durante il tuo video.
- Elemosinare attenzione: chiedere di continuo agli utenti di seguirci, di mettere like o di vedere un post piuttosto che un altro non sembra essere una strategia vincente. Pensa piuttosto a qualcosa di creativo e divertente che riesca a incuriosire le persone, solo così saranno più propense a compiere determinate azioni.
- Dare per scontato che gli altri abbiano visto gli altri post: i contenuti non vanno collegati tra di loro. Ogni post potrebbe essere il primo che l’utente sta vedendo scorrendo la home, non contare quindi sul fatto che abbiano visto anche gli altri e se pure così fosse potrebbero non ricordarli.
- Definizione senza creatività: l’autenticità è ciò che fa la differenza con la miriade di post con cui veniamo a contatto ogni singolo giorno, quindi non focalizzarti esclusivamente sull’alta definizione e la strumentazione utilizzata tralasciando l’idea vincente.
- Fingersi diversi: sii originale, quindi sii te stesso, è più facile arrivare agli altri se riesci ad esprimere il tuo reale modo di essere. Non esiste niente di più autentico dell’essere sé stessi.
Tiziana Troisi 15/07/2021 0
Exclusive stories: su instagram arriva il pay per view
Tu le guardi le stories di instagram? Prima dell’arrivo dei social non avresti mai pensato che sbirciare dal buco della serratura di qualcuno sarebbe stato considerato legale, eppure adesso puoi farlo. Basta fare tap su quel cerchietto colorato per sbirciare almeno pochi secondi della vita di qualcuno (quello che vogliono farci vedere, almeno).
Se all’inizio erano considerate un’opzione poco utile, vista la breve durata, piano piano le storie si instagram hanno cominciato a diffondersi sempre di più: piccoli video di meno di un minuto in cui si possono fare tante cose: recensire un prodotto, pubblicizzare persone e brand.
Può sembrare difficile, ma in realtà realizzare video cosi brevi è un vantaggio non indifferente dal punto di vista del marketing: a quanto pare, la soglia di attenzione della mente umana si è abbassata di parecchio negli ultimi anni. Per una campagna che funzioni davvero bene, ci vuole un messaggio breve e diretto: proprio come quelli delle stories su IG.
Creators: da consumatori a produttori in un tap
Con la nascita e la diffusione del social delle foto e dei suoi mini-video, si è diffuso anche il fenomeno dei creators; persone inizialmente comuni, che attraverso la creazione di contenuti per i social diventano famose per una determinata nicchia di mercato.
Un creator parla di determinati argomenti creando con i propri followers più o meno lo stesso rapporto che si crea tra fan e artista: un rapporto di amore, riverenza e rispetto reciproco.
I contenuti dei tuoi creators preferiti ti tengono compagnia tutte quelle volte che hai bisogno di distrarti dal tram tram quotidiano. Guardare quei profili ogni giorno equivale a farsi una piccola coccola. Da loro ricevi consigli quotidiani, e loro accettano di farci entrare per poco nella loro vita di tutti i giorni .
La forte diffusione del fenomeno dell’influencer marketing ha spinto chi gestisce i social a riconoscere finalmente il valore economico dei contenuti dei creators, consentendo a chi crea contenuti di poter finalmente monetizzare.
Alcuni social, come Tik Tok, hanno addirittura provveduto a creare un fondo destinato ai creators: chi riceve un determinato numero di visualizzazioni, riceverà del denaro da Tik Tok
Altri social ancora, danno pieno potere ai creators mettendo in secondo piano i followers. Su onlyfans, per esempio, determinati contenuti sono a pagamento.
Exclusive stories: cosa sono e come funzioneranno
Seguire qualcuno assomiglia, di fatto, ad aderire ad un club esclusivo dove ci siano contenuti creati apposta per te. In un mondo dove ogni personaggio arriva ad avere anche milioni di follower, quello che conta è sentirsi parte di qualcosa di esclusivo.
Proprio in questa direzione si sta muovendo anche instagram: secondo alcune indiscrezioni, il social starebbe per lanciare la modalità Exclusive Stories: del tutto uguali alle classiche stories, tranne per un piccolissimo particolare, quando si prova a visualizzare il contenuto con il solito tap, appare un messaggio che avvisa gli utneti: questo contenuto è esclusivo.
Per accedere a questo tipo di contenuti, a quanto pare i followers dovranno pagare un abbonamento mensile. Chi non volesse sottoscrivere l’abbonamento, potrà ovviamente continuare a visualizzare i contenuti gratuiti
Ma non è finita qui: pare che il social stia pensando di diffondere anche i file collezionabili digitali. Insomma, pare che instagram si sta preparando a diventare sempre più un social d’élite.
Per adesso si tratta solo di indiscrezioni, diffuse sui social da uno degli sviluppatori, quindi prendi tutto con le pinze.
Exclusive stories: la rivoluzione élite dei social
Una riflessione però è d’obbligo: se davvero questo aggiornamento dovesse essere confermato, si assisterebbe ad un cambio storico per il mondo dei social: non più un posto dove le persone discutono liberamente di passioni ed interessi comuni, ma un luogo in cui comincia ad esserci distinzione, dove torna forte il divario tra consumatori e brand ambassador.
Dal punto di vista del marketing, il cambio di scenario pare essere altrettanto forte: i contenuti generati dagli utenti diventano improvvisamente contenuti di valore: l’utente prende il comando e diventa produttore, suscitando l’interesse dei brand che puntano sempre di più ad una pubblicità che non sia costruita e spersonalizzante. Se a consigliarti i prodotti da acquistare è la ragazza della porta accanto, ti fidi di più no?
Ora sorge spontanea una domanda: pagheresti per vedere le stories?
Mentre ci pensi, continua a seguire il blog
Tiziana Troisi 24/06/2021 0
Video marketing, una strategia vincente
Le storie spopolano sul web, i video di Youtube sono sempre più seguiti. I fenomeni come gli instagrammer e gli Youtuber sono ormai diffusissimi!
Il video marketing è, quindi, il vero trend vincente del momento. Si tratta di un contenuto ricco di elementi:
· immagini
· audio
· testo
· musica
E riesce quindi a fornire un’esperienza più completa e coinvolgente.
Video marketing, che cos’è?
Il video marketing è una strategia di marketing basata sui video. Il contenuto filmato diventa il media attraverso il quale viene veicolato il messaggio pubblicitario.
Facile da fruire, ma anche da realizzare, oggi i video possono essere girati direttamente da smartphone e condivisi in tempo reale. Velocità ed immediatezza, caratteristiche assolutamente vincenti sul web!
Non solo, il contenuto video è versatile: può essere usato su più piattaforme, diviso, montato diversamente rappresentando così un investimento conveniente.
I numeri del video marketing
Il rapporto di Wyzowl, The State of Video Marketing 2020, è uno studio che rivela, numero per numero, tutta l’importanza del video marketing. Le percentuali di successo raggiunte da questo tipo di strategia sono alte e ogni marketer deve prenderle in considerazione.
Pensa che l'85% delle aziende ha fatto ricorso ai video per fare content di marketing nel 2020. Ben il 92% dei marketer la ritiene una strategia irrinunciabile. Quasi il 100% delle aziende che l’hanno messa in atto, intendono rifarlo in futuro.
Lato utente, i dati più importanti sono questi:
· Il 96% degli intervistati ha conosciuto meglio i prodotti attraverso i video
· Il 74% degli utenti ha dichiarato che un video di brand ha determinato una loro scelta di acquisto.
Ma l’informazione più importante viene dal ROI, il return of Investment del video marketing. Ebbene ben l’87% di chi ha fatto ricorso al video marketing ha riconosciuto che il video ha incrementato il proprio traffico web. Ben l'80% delle aziende, inoltre, ha visto un aumento delle vendite e l’89% ha affermato che genera un ROI soddisfacente.
Perché non si può non fare video marketing
Non fare video marketing significa vivere fuori dal tempo. Significa ignorare il desiderio degli utenti di conoscere il brand e i suoi prodotti attraverso le immagini, le storie e le atmosfere che sono un video sa evocare.
I video sono spesso una leva d’acquisto decisiva. Lo smartphone è ormai diventato un compagno di lavoro e di svago quotidiano, ed è da mobile, e soprattutto attraverso i social che questi contenuti vengono fruiti.
In Europa a vedere video da smartphone sono più del 69% rispetto al 2019, aumentando le visualizzazioni del 52% secondo il Global Video Index di Brightcove 2020.
Si tratta di percentuali che ci dicono una cosa sola: non si può fare a meno del video marketing.
Fare BENE video marketing
Fare video marketing è indispensabile, lo abbiamo capito. Questo però non vuol dire ìfarlo male o farlo a tutti i costi.
Per realizzare video efficaci è necessario attrezzarsi con gli strumenti giusti, realizzare un piano di comunicazione, adattare il contenuto ai diversi canali attraverso i quali si vuole veicolarli.
Inoltre, i video aiutano il posizionamento SEO: inserendo questi contenuti nella tua strategia riuscirai ad avere una migliore indicizzazione nei motori di ricerca. Google indicizza, infatti, i video pertinenti per la key ricercata e “premia” chi realizza video pertinenti e di valore.
Infin, fare viral marketing non significa altro che fare video marketing? Sono, infatti, i video il contenuto virale per eccellenza.
Basta considerare che oltre il 90% delle persone che guarda un video su smartphone lo condivide con altre persone quasi in tempo reale.
E non solo, i video sono condivisi 12 volte in più rispetto ad altri tipi di contenuto. Attenzione perciò a studiare al meglio i vostri contenuti video facendovi consigliare da un esperto marketer e da un bravo video maker. Solo così, farai BENE video marketing e raggiungerai grandi successi!
Tiziana Troisi 10/05/2021 0
Social Epic Fail: i 5 sbagli peggiori di sempre sui social
Quante volte, da appassionati di marketing, vi siete fermati stupiti a guardare uno spot con gli occhi lucidi, meravigliandovi di quanto una semplice pubblicità possa emozionare? Il marketing ha sempre fatto questo: giocare con le emozioni dello spettatore, aiutandolo ad associare al brand pubblicizzati solo emozioni positive.
I pregiudizi umani rovinano i brand
Spesso dimentichiamo però, un particolare importante: dietro quelle pubblicità, quelle idee, ci sono persone. Persone che spesso, purtroppo, sbaglia. Anche se non sembra, molte persone si lasciano influenzare da credenze e pregiudizi spesso assorbiti in maniera non consapevole. Quando queste persone creano spot pubblicitari o gestiscono i social di grandi aziende, spesso danno vita a veri e propri epic fails.
Pubblicità e post social i cui intenti sicuramente saranno stati positivi, si trasformano nella sagra del grottesco e del cattivo gusto. Con la diffusione dei social network, l’effetto epic fail si è poi clamorosamente amplificato. Basta un passo falso sui social per rovinare per sempre la reputazione di un brand.
Ecco perché è importante. Per un brand, restare ben immerso nel contesto che vive. Informarsi su determinati argomenti prima di toccarli. Una pubblicità fatta male può fare danni irreparabili. Gli esempi di epic fail da parte di brand famosi sono tantissimi. Vediamo quelli più chiacchierati degli ultimi tempi.
Sessismo, stereotipi di genere e razzismo: i peggiori fail di sempre
Carpisa e le mamme
Immaginate di essere richiamate dal vostro datore di lavoro che vi accusa di negligenze e mancanze nei vostri compiti. Voi, piuttosto contrariate, cercate subito di capire da dove provengono queste accuse piuttosto infamanti. Il responsabile, fa entrare in ufficio i vostri figli che cominciano a fare richieste, ovviamente, da bambini: più tempo per giocare insieme, cominciare a cucinare cibi che a loro piacciono di più, “uscire prima dal lavoro per andare a fare shopping con loro. È quello che è successo alle dipendenti di Carpisa, che si sono ritrovate parte di una candid, finita poi sui social per fare gli auguri alle mamme con il claim “Grazie per tutto quello che fate”
Può sembrare un modo carino per far capire quanto le donne oggi possano essere multitasking, ma non lo è. Perché ad una donna realizzata nel lavoro deve sempre corrispondere una madre in qualche modo manchevole nei confronti dei figli, o di sé stessa come donna?
Ve lo assicuriamo, cari pubblicitari di Carpisa: si può conciliare tutto. Ma forse voi non lo sapete..epic fail.
Caramella al limone
Rimaniamo a tema donne per ricordare (purtroppo) la geniale idea di FSI che ha deciso di omaggiare, in occasione della festa della donna, tutte le sue passeggere con una caramella jelly al limone*
*(fino ad esaurimento scorte)
Si, esatto, avete capito bene. Niente sconti, niente campagne pubblicitarie. La lotta al patriarcato per FSI passa attraverso una caramella al limone.
Vorremmo dire di più. Ma non serve.
Pandora e il ferro da stiro
“Un ferro da stiro, un grembiule o un bracciale Pandora. Cosa la renderebbe felice?” Questa enorme scritta campeggiava indisturbata sui cartelloni della metro di Milano.
Un suggerimento che avrebbe dovuto spingere i clienti a preferire Pandora. Avrebbe, appunto. Si tratta, di fatto, di una frase pregna di stereotipi di genere. Perché? È semplice: non tutte le donne fanno i lavori di casa. Ma soprattutto, non a tutte le donne piacciono i gioielli.
Ci sono donne che amano i videogame, i fumetti, le macchine. Cara Pandora, i gusti non hanno etichetta!
Dolce... il cannolo
Torniamo un po’ indietro nel tempo per raccontarvi di quando Dolce e Gabbana, per promuovere una partnership con la Cina, fece l’epic fail peggiore di sempre. Nello spot una ragazza cinese prova ad addentare un cannolo siciliano ma non ci riesce.
Nel frattempo una voce fuori campo le dice: “Scusa è troppo grande per te.” Un tentativo di conciliazione culturale che si è trasformato in un’offesa alla presunta poca dote del popolo cinese.
Pomi Made in Padania
Nel periodo di maggior scandalo per la questione Terra dei Fuochi, il famoso marchio di pelati Pomi, ci ha tenuto a ribadire che i loro prodotti vengono dalla Padania: “Solo da qui, solo Pomi” diceva il claim.
Non ci sono commenti in grado di far capire quanto il cattivo gusto e il campanilismo possano essere dannosi.
Gli epic fail non finiscono mai… se volete scoprirne altri, continuate a seguirci.
Tiziana Troisi 29/03/2021 0
Marketing e zona rossa. Ecco le idee vincenti
È inutile negarlo: la pandemia che stiamo attraversando ha cambiato il mondo. È ormai un anno che tutto si è fermato: commercio, movimenti di persone, viaggi, lavoro. Sembra che non accada mai nulla di troppo rilevante, nulla di cui tenere conto.
Le attività sono chiuse ormai da tantissimo tempo: ristoranti, palestre, pub, estetiste e parrucchieri. Tutti (o quasi) hanno dovuto salutare i propri clienti senza una data sicura in cui ritrovarsi.
Come mantenere vivo il rapporto tra un’attività e i suoi clienti? Con i social ovviamente. Le interazioni in rete sono, ad oggi, l’unica cosa che ci impedisce di impazzire mentre restiamo rinchiusi in casa. Stare sui social però, non basta.
Empatia, Positività, Ironia: le armi contro la pandemia
Per coltivare una relazione con i propri clienti e soprattutto per mantenerla salda, bisogna avere costantemente in mente tre parole magiche:
empatia: cercate di mettervi nei panni di chi vi legge, di carpire le sue emozioni e farle vostre. Dite al cliente quanto sia difficile per voi questo momento, quanto non vedete l’ora di ritrovarlo.
Positività: si, lo sappiamo che siete arrabbiati. Soprattutto per i possessori di un’attività commerciale, questo è un periodo difficilissimo. Trasmettere la propria negatività a chi cerca online il brand non è mai una scelta intelligente: cercate, dove possibile, di creare contenuti che trasmettano ai vostri clienti quel pizzico (ma anche di più) di positività di cui tutti avremmo bisogno.
Per esempio, nei vostri post cercate sempre di spostare il focus della conversazione sul momento in cui tutto tornerà alla normalità e potrete di nuovo accogliere i vostri clienti.
Ironia: se quel momento vi sembra ancora lontano, cercate di spostare la conversazione su altro: post divertenti ed ironici che spostino la conversazione su un piano diverso e più sereno, che aiuti chi vi segue ad allontanare la mente da pensieri infelici. Dimenticate parole come lockdown, distanziamento sociale, covid 19. Sono parole già sentite troppo spesso al tg, e nessuno ha voglia di ritrovarle sui social. I vostri account aziendali devono diventare un porto sicuro, dove estraniarsi. Cercate sempre di mantenere lo stesso tone of voice, per rendervi riconoscibili. La strategia giusta è: esserci, come sempre, più di prima.
Per farvi capire ancora meglio cosa intendiamo, eccovi qualche consiglio, con esempi di best practices.
Food & Beverage: divertire con i tutorial
Partiamo dalla categoria forse più colpita da questa fortissima crisi economica: ristoranti, pizzerie e affini. È vero, c’è sempre la possibilità di fare asporto e delivery, ma sappiamo benissimo che non è mai la stessa cosa: spesso, il confezionamento di determinati prodotti ne pregiudica la qualità per il cliente finale.
Se il vostro delivery non vi sembra abbastanza, cercate di dare ai vostri clienti la soluzione alternativa: come? Potreste dare ai vostri affezionati clienti una ricetta da replicare a casa! Proprio come ha fatto Gino Sorbillo; l’artista della pizza napoletana, durante il primo lockdown ha girato un video in cui spiegava passo dopo passo la ricetta per la sua inimitabile pizza fritta.
Se invece non vi va di metterci la faccia e volete continuare a coccolare i vostri clienti anche a distanza, potreste pensare ad un omaggio: per esempio, potreste regalare un dolce ad ogni cliente che raggiunga un certo tetto di spesa. Fidatevi, i clienti vanno presi per la gola.
Piccolo consiglio: come abbiamo detto, l’importante è esserci. Anche più di prima. Se i continui cambi di zona e colore vi hanno messo in crisi ed avete deciso di chiudere per un po' di tempo la vostra attività, ditelo subito ai vostri clienti. Basterà un post social scritto con sincerità. Essere onesti paga sempre ed è sempre meglio di un telefono che squilla a vuoto. In un periodo come questo, una chiusura improvvisa può destabilizzare e la mancanza di comunicazione mina la fiducia.
Palestre e servizi alla persona: coccolarsi da lontano
Avete una palestra e da un anno siete costretti alla chiusura? Perché non creare dei piccoli tutorial che i vostri clienti possano seguire comodamente da casa? Restare in forma è importante, ma senza uno stimolo esterno è difficile. Siate incoraggianti e cercate di mostrare energia. Potreste anche provare a fare delle lezioni in diretta, connessione permettendo. Tornare ad avere un dialogo ricorderà ai vostri clienti perché vi hanno scelto e il vostro valore.
Se invece il vostro brand si occupa di servizi alla persona, la soluzione migliore è quella più creativa: potreste trasformare la vostra pagina social in uno shop su cui vendere i prodotti che utilizzate in negozio. In questo modo le vostre clienti potranno sentirsi coccolate, come in salone, anche a casa.
Come vedete, c’è sempre una soluzione! Se i nostri consigli vi hanno fatto sorridere, continuate a seguirci. Trasformeremo i vostri social in una zona bianca, grazie al marketing.
Gabriella Avallone 17/03/2021 0
Guida sui Social: quali usare e perchè
Di social ne abbiamo spesso di nuovi, che vengono per categoria accomunati con i più tradizionali anche se spesso non hanno in comune proprio niente.
Immersi nella tecnologia dei nostri giorni non possiamo far altro che seguire il trend del momento, spostandoci da una stanza ad un’altra, da una live ad un’altra per ascoltare una persona in particolare o per vederne semplicemente dei video esilaranti, tutto in un semplice click. Tutto sommato c’è chi passa intere giornate a scrollare tra le home di social, anche differenti, senza scrutarne le reali potenzialità.
Usare i social come passatempo è un conto ma qualora si volesse fare business, come si dovrebbe agire?
Innanzitutto come qualsiasi mercato, va analizzato nel suo specifico senza lasciarsi intimorire dalla miriade di persone che lo navigano. Il bello dei social è che in realtà sono molto diversi tra di loro e più se ne creano e più è possibile avere a disposizione diversi strumenti per colpire nel segno. I social si stanno definendo in modo tale da ospitare target di persone differenti. Vediamo nello specifico di cosa si tratta.
Qualora tu intenda realizzare una campagna marketing o semplicemente fare personal branding, dovrai sapere quale social usare e perché.
Quale social usare e perchè
Facebook:
Non sarà sicuramente il social più cool del momento ma resta di fatto la piattaforma più grande mai avuta in termini di utenti attivi al mese che oggi sono più di 2 miliardi.
È un’app che hanno letteralmente tutti e se non la utilizzano in modo frequente quanto meno rappresenta un “documento digitale” che consente l’accesso anche ad altre applicazioni con il frequente avviso “accedi tramite Facebook”.
Più del 51% degli utenti ha meno di 45 anni.
È una delle più complete per varietà di contenuti, da video, dirette, post, foto e chat live.
Instagram:
Instagram è il must have dei nostri giorni, impossibile pensare ad una vita senza story, post e igtv. Forse perché appartiene a Facebook ma anche questo social registra ben un miliardo di utenti.
Ad utilizzarlo principalmente sono i Millennials, vale a dire che ben oltre il 70% di utenti sono persone che hanno tra i 24 ed i 40 anni.
Come in molti sapranno l’app si concentra sui contenuti visivi e poco testo, qualora si avesse molto da raccontare è possibile farlo attraverso le live e i lunghi video (igtv).
Linkedin:
Questo social era partito con tutte le buone intenzioni per diventare una piattaforma creata per agevolare gli utenti nella ricerca di lavoro. È diventato poi con il tempo un social media basato sul business e avrebbe spostato la ricerca del lavoro su altre app collegate al medesimo sistema.
Infatti ad utilizzarlo sono per lo più le attività stesse per fare B2B.
A dimostrarlo sono le medesime campagne marketing: il 92% di chi fa marketing su Linkedin, lo fa per promuovere prodotti creati per le stesse aziende e non per i consumatori.
Twitter:
Anche se capito da pochi, Twitter è considerata una delle migliori piattaforme social al mondo. Con i suoi 330 milioni di utenti o forse più, attivi da ogni parte del globo. Ad usarlo il 65% delle persone con meno di 40 anni. In Italia pare che ad usarlo siano per di più gli uomini che superano la percentuale femminile con circa il 61% in più.
Dopo l’estensione a 280 caratteri continua ad essere utilizzata per comunicazioni flash o frasi d’effetto, pare che solo il 6% della popolazione globale superi i 140 caratteri per tweet e che appena il 3% va oltre i 190 caratteri.
Tik Tok:
Il social cinese, sebbene tra i più recenti, vanta già oltre 800 Milioni di utenti. Ad adorarlo sono gli adolescenti ovvero la Generazione Z, per cui si intendono tutti coloro nati tra 1996 ed il 2010.
Il punto di forza di questo social sono i video con i diversi effetti sonori, filtri e chi più ne ha ne metta per realizzare video d’impatto per la durata massima di un minuto.
Pinterest:
Questa piattaforma di social media viene utilizzata di frequente grazie alla sua funzionalità da “motore di ricerca”. Sono in molti infatti ad utilizzare il social per trovare spunti, contenuti utili o stimoli creativi.
A quanto pare ha un pubblico più femminile che maschile, che vede uno scarso 13%.
A popolare il social 300 milioni di utenti.
Clubhouse:
Forse tra tutti è il social più recente in assoluto, nato dai fondatori di Pinterest, sta dilagando velocemente in tutta Europa. È basato esclusivamente sull’audio, non esiste una chat, non c’è la possibilità di salvare alcun messaggio. Si struttura in diverse stanze dove avvengono dei talk con dei moderatori e naturalmente gli speaker. Simile ad un podcast in versione live, tra l’altro l’ingresso su invito lo rende d’elite, ecco perché forse affascina molto anche il mondo degli influencer e delle celebrità. Ormai vicino ai 2 milioni di iscritti.
Gabriella Avallone 03/03/2021 0
I migliori 6 tool per social
I contenuti social sono impegnativi e pertanto vanno studiati al meglio. Quando dietro un sito, una campagna marketing o delle sponsorizzate c’è dietro un team, visti i tempi che corrono, è difficile vedersi per parlarne a quattro occhi, pertanto anche la condivisione di idee e di file deve avvenire a “distanza”.
Se ancora non li conoscevi, ecco a te i 6 tool che ti aiuteranno in tempi di pandemia a mantenere i contatti con il tuo team di lavoro e ti supporteranno per dar vita a contenuti creativi, analisi e statistiche di mercato, piani editoriali condivisibili. Non ci crederai se ti dico che sono tutti gratuiti!
I migliori tool per social:
Pixlr:
Rappresenta la migliore alternativa gratuita a Photoshop. È un’app scaricabile che consente di editare gratuitamente le foto direttamente dal tuo browser. Mette a disposizione tanti strumenti per le modifiche rapide e professionali e supporta diversi formati.
Tac:
Quest’app permette di creare il proprio biglietto da visita digitale, scambiare contatti e condividere documenti in un semplice click sui tuoi profili cloud. È possibile inoltre organizzare eventi virtuali privati e pubblici per la condivisione dei file con persone appartenenti al tuo network.
Google Sheets:
Soprattutto visti i tempi che corrono, il comodissimo tool che permette di creare e gestire e naturalmente editare piani editoriali dei tuoi clienti in modalità live. Con Google Sheets è possibile creare fogli di lavoro, modificarli da ovunque ti trovi in modo veloce e gratuito. Sono incorporati tra l’altro formule, tabelle e opzioni di formattazione per risparmiare ancora più tempo.
HypeAuditor:
Utile per tracciare e scoprire nuovi influencer e nicchie di mercato profittevoli. Puoi trovare influencer che ti interessano in base al numero dei loro follower o ancora fare analisi di mercato per età (ad esempio over 35). Inoltre puoi tracciare e monitorare le tue performance e analizzare la campagne marketing dei tuoi competitor più diretti. La ricerca avviene su molti social come Instagram, Youtube e Tik-Tok.
Freepik:
Piattaforma in cui è facile trovare immagini professionali utilizzabili ai fini commerciali. Si possono trovare grafiche per mille occasioni. Tramite questo tool è possibile usufruire di molti strumenti di grafica vettoriale, caricare foto d’archivio, PSD, creare Icone e tutto ciò che occorre per realizzare un progetto creativo.
Canva:
E’ molto simile a Freepik, è possibile dar vita a progetti grafici. Offre tra l’altro la funzione drag-and-drop per condividere e progettare insieme al tuo team. Si possono utilizzare layout già preesistenti o se ne possono creare di nuovi grazie agli strumenti di editing e grafica vettoriale messi a disposizione dell’utente. Divisi per sezioni ci sono i biglietti da visita, i loghi, le presentazioni che possono valere anche come spunto creativo.
Tiziana Troisi 30/01/2021 0
Real time marketing: la pubblicità che diverte
I frequentatori dei social lo sanno bene: ci sono volte in cui determinati brand riescono a catturare l’attenzione del pubblico in modo strepitoso. Basta un’immagine, una frase, un meme fatto bene per diventare famosi sui social.
Dietro quello che può sembrare semplice divertimento, c’è molto di più. Il real time marketing è una strategia di comunicazione basata sull’azione repentina, in tempo reale, appunto.
Fare real time marketing significa conoscere i trend topic del momento ed essere capaci di costruirci sopra qualcosa di ironico che possa valorizzare il brand stesso.
Si può trattare di notizie di gossip, di cronaca o di politica. Va bene tutto, a patto che sia un avvenimento di forte impatto.
Ad aiutare molto i social media manager a corto di idee vincenti c’è sempre il calendario: nelle giornate internazionali fioccano i post a tema. La chiave di un real time marketing che funzioni sta tutta nell’affinità: oltre a cogliere al volo l’opportunità di un commento a caldo, è fondamentale che la notizia di cui si parla sia in un certo senso vicina ai valori comunicati dal brand e agli interessi del target di riferimento. Conoscere e farsi riconoscere, significa vincere.
Con una buona strategia di real time marketing si aumenta facilmente la brand awareness: tutti quelli che non ti conoscevano, condividono i tuoi post e ridono insieme a te.
Sono tanti i brand che hanno fatto real time marketing la loro fortuna. Vediamo qualche esempio.
Real time marketing tra morte e ironia: Taffo
Se parliamo di real-time marketing non possiamo non citare una delle operazioni più riuscite degli ultimi anni: Taffo Funeral Service. Pur trattandosi di una categoria merceologica non troppo felice, questo brand è diventato famosissimo.
La forza di Taffo è stata proprio quella di giocare con un argomento tabù come la morte, sdoganandolo. Se prima questo argomento era sempre trattato con una certa formalità e riverenza, Taffo ci ha insegnato a giocarci, ammettendolo come parte della vita.
Il real time marketing di Taffo prende in giro negazionisti e no vax, si mette in competizione coi i brand concorrenti scatenando veri e propri dissing.
Riccardo Pirrone, SMM di Taffo, riesce a far sorridere e a riflettere insieme. L’esempio più calzante è sicuramente il post pubblicato durante le feste natalizie: “Natale con chi vuoi, Pasqua chissà se puoi”. Un’intelligente esortazione al rispetto delle regole anti- contagio.
Durex: quando il marketing è prevenzione
Come Taffo anche altre aziende hanno fatto di questo tipo di marketing la loro forza. Un esempio positivo è rappresentato sicuramente da Durex: anche in questo caso quello che aiuta a vincere è lo sdoganamento di un argomento tabù come il sesso. Durex fa ironia intelligente, che fa divertire, ma contemporaneamente educa i8 suoi followers alla prevenzione e al sesso sicuro.
Perché non parlare, con un po’ di ironia, di qualcosa di cosi naturale? Durex lo fa e ci riesce bene, agganciandosi spesso, in maniera irriverente all’utilizzo dei dispositivi di protezione. Ecco qualche esempio:
Unieuro: vita di un social media manager
Quante volte guardando un post di un brand vi siete chiesti cosa ci sia dietro? Il real time marketing di Unieuro ha cercato di dare una risposta a questa domanda. Niente di troppo serio, sia chiaro. Ci è stato mostrato, attraverso una sfilza di commenti ad un post, tutto quello che passa nella testa di chi crea contenuti sui social.
Tanti piccoli momenti verità capaci di fare breccia anche nel cuore di chi non conosceva bene il franchising. Ammettetelo: vi è venuta voglia di cercare la pagina di Unieuro per capire di cosa stiamo parlando?
Dietro questo desiderio si nasconde il successo di una buona campagna di real time marketing.
Unieuro vs Taffo: il social media dissing
Spesso, le migliori campagne di marketing sono quelle di tipo comparativo: valorizzare i propri punti di forza rispetto a quelli della concorrenza aiuta i clienti a fare una scelta consapevole.
Solitamente campagne di questo tipo erano affidate al mezzo televisivo. Ora, proprio come i migliori dissing tra rapper, la discussione si è spostata sui social.
Il botta e risposta tra Taffo e Unieuro è un esempio di queste pratiche ed è riuscito in pieno nel suo intento.
“Facile vendere una lavatrice, provate a vendere una lapide”
Stiamo ancora ridendo.
Continuate a seguire Maketing e non solo per scoprire i segreti del marketing, quello fatto bene.
Tiziana Troisi 11/12/2020 0
Strategie di vendita nel periodo natalizio
Ci si avvicina al Natale e ormai l’aria di festa si respira in tutte le strade dello shopping. Il marketing natalizio può promuovere la vendita sia on line che in store. Vediamo come mettere in campo delle strategie di vendita che possano aiutare le aziende in questo periodo dell’anno.
Si tratta, infatti, del periodo dove, in assoluto, le persone sono più disposte a vendere. Come intercettarle? E soprattutto come convincerle all’acquisto? Il primo passo come ben si sa è sempre quello di conoscere a sufficienza il proprio target, o buyer persona. Solo così possiamo essere certi di comunicare un messaggio per lui attraente.
Ma torniamo al punto. Come è possibile spingere gli acquisti natalizi? Vediamo alcune strategie di marketing in negozio e on line.
Marketing natalizio in store
Prima di parlare di marketing natalizio in store non possiamo non citare l’esperienza di acquisto. Con questa espressione ci si riferisce all’insieme di tutte le interazioni (modi, tempi, luoghi, ecc.) che un cliente ha con le aziende e i brand.
Quando si entra in un negozio, ad esempio, è molto importante creare un percorso di acquisto che sia utile al venditore ma anche gradevole per il cliente.
A Natale questo aspetto va curato particolarmente. Quella che viene detta, non a caso, “l’atmosfera natalizia” deve percepirsi dal primo momento in cui si varca la porta dello store.
Non pensiamo solo a luci e colori come il rosso e l’oro ma anche a melodie familiari, ad ambienti caldi e a profumi. Il Natale ha delle essenze ben specifiche che sono quelle degli agrumi e della cannella, dei chiodi di garofano e dell’abete.
È importante che l’esperienza di visita in store sia quanto più possibile immersiva che coinvolga, cioè, tutti i sensi. Dal punto di vista visivo è bene non esagerare ricordando di dare sempre risalto e valore alla merce in vendita e non agli addobbi.
Vantaggi competitivi e plus natalizi
Quando parliamo di vantaggio competitivo dobbiamo immaginare ad un valore aggiunto che è possibile riservare ai clienti. Quale? Le idee possono essere diverse:
- La spedizione gratuita del regalo fino a destinazione,
- Una scatola contenitore particolarmente accurata
- Uno sconto sul prossimo acquisto
- Un anticipo riservato sui saldi
- Un servizio di personalizzazione dei biglietti d’auguri
E molto altro ancora. Infine, rispetto a quello che è il marketing natalizio in store possiamo aggiungere l’assistenza. In questo caso non facciamo tanto riferimento alla consulenza dell’addetto alla vendita quanto ad una selezione a monte.
Predefinire alcuni pacchetti regalo con varie fasce di prezzo, semplifica l’acquisto e guida ad una scelta informata e consapevole che è, in qualche modo, anche tailor made e quindi adattabile alle diverse esigenze, anche economiche.
Marketing natalizio on line
Anche on line è possibile ricreare l’atmosfera natalizia, a partire dal sito web. Che si tratti di un sito vetrina o di un e-commerce, anche il sito internet può essere addobbato a festa con grafiche natalizie.
Non solo, sull’e-commerce è possibile lanciare promo dedicate al Natale con extra sconti e veicolare i valori aggiunti di cui sopra.
Come? Creando banner, una sezione del sito dedicata a questo periodo dell’anno, producendo una mailing list tematica.
Nel periodo di Natale, più che in altri, conviene puntare sull’advertising on line. Gli annunci su Google, per esempio, possono darci un’importante visibilità soprattutto se ben targettizzati sul nostro pubblico di riferimento.
Sul sito non dimenticate di creare l’attesa per il grande evento, che non è il Natale in questo caso, ma l’inizio o la fine della vostra promo natalizia. Secondo il principio di scarsità di Cialdini, nel momento in cui quel prodotto viene a mancare non potremmo più sceglierlo e, pertanto, saremo maggiormente disposti ad effettuare l'acquisto nell’immediato.
Social Christmas
Parlando di marketing natalizio on line non possiamo non citare i social. Oltre ad essere il canale principale attraverso il quale veicolare novità, promo natalizie e quanto altro, sono fondamentali per creare engagement ma anche divertimento.
Sono diverse le iniziative da poter mettere in campo:
- dirette nelle quali condividere i preparativi e i desideri per Natale
- proporre giochi a tema
- creare un programma di fidelizzazione che preveda un regalo natalizio
- Far partire una lotteria.
L’aspetto di gaming sui social non deve mai mancare per creare quella vicinanza e quel rapporto duraturo nel tempo che assicura una vera e propria fedeltà al brand.
Cosa ne pensi dei nostri consigli? Raccontaci la tua esperienza commentando sotto l’articolo.
Paola Palmieri 01/12/2020 0
24 idee di marketing per Natale
Mancano 24 giorni al Natale e, per chi si occupa di affari, questo è il periodo più proficuo ma anche più stressante dell’intero anno. Eventuali clienti sono più propensi ad acquistare e lasciarsi ingolosire da offerte varie: studia molto bene la tua strategia, sia online che offline, e non trascurare alcun dettaglio.
Noi di marketing e non solo vogliamo offrirti uno strumento davvero utile, un calendario dell’Avvento speciale in cui alle 24 caselle corrispondono 24 idee di marketing per organizzare al meglio il lavoro. Scopri come aumentare il coinvolgimento degli utenti e le vendite in vista del Natale, sfoglialo con noi e che la magia abbia inizio.
Definisci gli obiettivi e i canali
Prima di partire con la pianificazione vera e propria e quindi anche con la parte più creativa, sarà essenziale capire quale direzione prendere il che si traduce in due operazioni preliminari:
1. obiettivi da raggiungere
2. quali canali usare per la promozione.
Chiarito questo, può iniziare il nostro viaggio nel marketing natalizio e nelle opportunità che esso offre. Veniamo alle idee, parola d’ordine: trasmettere la magia del Natale.
1. Programma l’attività promozionale con largo anticipo
La strategia ha bisogno di tempo, studio ed attenzione perché possa dare i suoi frutti. Inizia a lavorarci su già da fine ottobre/inizio novembre.
2. Definisci il tuo target
Cerca di capire quale pubblico vuoi raggiungere e conquistare.
3. Definisci il tuo budget
Supporta sempre le attività di social media marketing e investi in advertising e non solo durante il periodo delle festività natalizie.
4. Appunta le date più importanti del periodo natalizio
Dietro ciascuna di essa si nasconde un’opportunità in più da cogliere.
5. Fai un sondaggio
Cerca di capire cosa puoi migliorare nel tuo business o cosa puoi semplicemente aggiungere per aumentare l’interesse del pubblico.
6. Cura i contenuti
Comincia con il perfezionare la descrizione dei prodotti poi, visto il crescente numero di acquisti da cellulare, il tuo sito deve essere mobile friendly: semplifica tutti i processi di prenotazione, ordini e spedizioni.
7. Cura l’immagine
Scatta foto dei tuoi prodotti e mettine in luce più caratteristiche così che i potenziali clienti avranno le idee chiare. Concluderanno più acquisti ed effettueranno meno resi.
8. Crea storie su Instagram e Facebook
Usale come vere e proprie vetrine virtuali e cerca di coinvolgere più follower possibili ma fallo con creatività.
9. Realizza un template natalizio
Un modo originale, diversi i layout (anche gratuiti), per le tue comunicazioni.
10. Crea codici promozionali
Coccola i tuoi clienti e invia sconti e promozioni ad hoc a chi è già in lista.
11. Crea una linea di prodotti a basso costo
Un’opportunità in più per offrire idee regalo con un piccolo budget.
12. Cura il packaging
A Natale siamo tutti più esigenti verso l’estetica di un prodotto che proprio perché dovrà essere donato deve rispondere a delle caratteristiche ben precise.
13. Dedica tempo alle e-mail
Prenditi tempo per rispondere ad eventuali perplessità, dubbi, incomprensioni. Dai informazioni precise e rassicura i clienti.
14. Cura il blog
Metti in agenda un tema legato al Natale e al tuo business: un’occasione in più per farti conoscere meglio.
15. Invio newsletter
Stabilisci quante inviarne da qui a Natale e su quale contenuto puntare: info, promozioni, ecc.
16. Cambia l’immagine di copertina di Facebook
Entra nel mood natalizio con l’immagine adatta.
17. Crea un hashtag specifico
Fatti trovare sui social e interagisci con l’hashtag giusto.
18. Coinvolgi il tuo pubblico
Se non hai mai mostrato al tuo pubblico chi si nasconde dietro il prodotto questo è il momento giusto per farlo. Regala qualche dietro le quinte e cogli l’occasione per far conoscere meglio la storia della tua azienda. Allo stesso modo chiedi loro di condividere qualche scatto a tema.
19. Realizza banner promozionali
Tanti gli spunti in rete pronti ad ispirarti.
20. Usa Pinterest
Crea bacheche con contenuti interessanti e ricchi d’ispirazione.
21. Fai un video simpatico per gli auguri di Natale
Realizza un video di auguri con tutta la squadra di lavoro al completo.
22. Comincia a preparare il tuo calendario dell’avvento
Cosa c’è di più dolce di una sorpresa al giorno per i tuoi clienti?
23. Non dimenticare il periodo post-natalizio
Anche il periodo subito dopo il Natale è ricco di opportunità non trascurarle o rischierai di perdere quanto costruito finora.
24. Goditi il Natale.
Queste sono solo alcune delle idee che puoi mettere in pratica, se hai altri suggerimenti scrivicelo nei commenti e non perderti i prossimi appuntamenti con marketing e non solo.