Chatbot utili o dannosi?
Risposte automatiche quali vantaggi e quali pericoli
Tiziana Troisi 15/10/2020 0
Il chatbot su Facebook Messenger è uno degli strumenti più utilizzati per generare risposte automatiche senza la presenza di una risorsa impegnata nella gestione della community o del customer service.
Come funziona? Nel 2016 Mark Zuckerberg ha annunciato la nuova funzionalità del chatbot in Facebook Messenger. Questa funzione permette a un robot di rispondere alle domande di un utente per garantire risposte in tempo reale ai propri clienti 24 ore su 24. Scopriamo vantaggi rischi di questa opportunità.
Vantaggi del chatbot di messanger
I vantaggi principali di questo risponditore automatico sono soprattutto legati ai tempi.
Utilizzato un chatbot i tempi di gestione della community o del servizio clienti si riducono drasticamente. Oltre a questo aspetto c’è da considerare il risparmio in termini di risorse impiegate in questa funzione. Va da sé che automatizzando i processi ci sia sempre meno bisogni di un collaboratore destinato alla gestione dei messaggi privati.
Altro beneficio importante ci viene dato dalle statistiche. Il 64% dei consumatori preferisce soluzioni di testo prima di chiamare il servizio clienti. A confermarlo uno studio di One Reach, che ha anche dimostrato come l’uso di chatbot in Facebook Messenger migliori l’immagine del brand. Secondo gli utenti, infatti, l’azienda che ne fa ricorso ne guadagnerebbe in reputazione, questo per il 77% degli intervistati.
Da cosa scaturisce tutto questo entusiasmo per i risponditori automatici? Sicuramente dalla frustrazione generata dalle attese prolungate. Quante volte siamo rimasti in linea in attesa di una soluzione al nostro problema? Per l’81% dei clienti soluzioni alternative veloci sono un’opzione più che ideale.
Ma quali sono i limiti di questo sistema? Vediamoli insieme
L’aspetto “dannoso” dei Chatbot è sicuramente quello di non riuscire ad individuare la richiesta dell’utente o di essere eccessivamente impersonale.
Come è possibile rendere l’interazione con un robot simile a una conversazione con un essere umano? Questo è lo scopo del machine learning utilizzato per conoscere meglio gli esseri umani.
Attraverso questo studio è possibile personalizzare le informazioni. Non solo, una delle migliori alternative per rendere le conversazioni più fluide e meno automatizzate è l’invio di GIF e immagini. Con questo espediente si potrà “umanizzare” maggiormente la conversazione.
E se, per qualche ragione, il robot non è in grado di risolvere rapidamente il problema? Questo è un problema aggirabile poiché c’è sempre la possibilità che un essere umano intervenga. In questo modo è possibile continuare senza problemi la conversazione.
Il bot infatti può anche rispondere gentilmente che presto tornerà con una risposta utile o che ci passerà un operatore.
Perché scegliere i chatbot di messanger
Stai pensando di utilizzare un chatbot per la tua pagina fb aziendale? I motivi per cui questa soluzione potrebbe essere un’ottima idea sono diversi.
Intanto, per un chatbot, è facile segmentare il proprio pubblico e offrire a utenti diversi risposte diverse. Ogni volta che qualcuno apre Messenger e inizia a chattare, l’azienda conosce l’identità dell’utente e ha accesso a tutte le interazioni passate.
In questo modo, il chatbot sarà ogni volta più informato e intelligente e potrà costantemente apprendere dal comportamento dell’utente. Il vantaggio di questo aspetto è la capacità di offrire risposte sempre più personalizzate.
Le funzionalità di base di Natural Language Processing (NLP) dei chatbots, inoltre, danno agli utenti il potere di raggiungere quasi istantaneamente le informazioni che stanno cercando. Si evitano così le lunghe registrazioni, la navigazione prolungata sul sito per trovare l’informazione richiesta etc.
Più un’esperienza è positiva, più link potrai generare con i tuoi clienti attraverso un chatbot. Questo strumento ti permetterà di avere una solida presenza sui social network, condizione essenziale per sapere come gestire tutte le informazioni che ricevi dagli utenti.
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Tiziana Troisi 19/11/2020
Local marketing sui social, come farlo
Anche se i social ti permettono di raggiungere chiunque in qualsiasi parte del globo, esiste anche la possibilità di utilizzarli per fare local marketing, ovvero per attrarre persone della zona presso il punto vendita.
Più del 50% dei consumatori utilizza il proprio smartphone per cercare un’attività in zona. Seleziona informazioni utili, recensioni e pareri in modo da poter scegliere in tempo reale dove recarsi.
Le parole chiave del mercato di riferimento e la città in cui si trova l’attività sono i criteri di ricerca più utilizzati. Il local marketing aumenta quindi la visibilità del negozio ed aumenta la possibilità di intercettare un target che si trova soprattutto nelle vicinanze.
Abbiamo già parlato delle differenze con il proximity marketing, oggi parliamo di quali strumenti offrano i social per promuovere le attività locali.
Attività locali e Facebook
Facebook ha da sempre un’attenzione particolare alle piccole e medie imprese, incluse le piccole attività locali. Uno dei primi strumenti forniti a questo settore è stata la realizzazione delle Pagine Facebook dell’attività con la vetrina virtuale, dove poter pubblicizzare prodotti e servizi.
Con la nascita del social advertising, Facebook fornisce ulteriori strumenti a pagamento per le attività locali, tra questi, le campagne pubblicitarie.
Tra gli obiettivi di una campagna, infatti, c’è anche quella di raggiungere le persone che potrebbero visitare la tua azienda usando l'obiettivo “Traffico nel punto vendita”.
Questo obiettivo ha lo scopo proprio di raggiungere le persone nelle vicinanze di uno o più dei tuoi punti vendita. Vediamo come funziona.
Campagna “Traffico nel punto vendita”
Attraverso la localizzazione dinamica potrai mostrare automaticamente alle persone inserzioni, mappe e inviti all’azione (CTA) personalizzate in base alla loro posizione rispetto al tuo punto vendita.
Inoltre, attraverso lo strumento di localizzazione dei punti vendita nativo, l’utente che trova la tua inserzione riesce a raggiungere il negozio senza dover uscire dall’inserzione stessa.
L'obiettivo “Traffico nel punto vendita” funziona anche su Instagram. Facebook Business consiglia di scegliere sempre i “Posizionamenti automatici” per le inserzioni in modo da aumentare il traffico nel punto vendita.
L’inserzione avrà in basso un bottone che fornirà le “indicazioni stradali” necessarie a raggiungerti. Comodo vero?
L’aspetto più importante è quello della definizione del pubblico. Oltre alla loro geolocalizzazione, fattore fondamentale per questo tipo di campagne, potrai inserire tutta una serie di aspetti demografici e legati ad interessi ed abitudini di consumo.
“Il pubblico personalizzato ti aiuta a raggiungere le persone con le inserzioni in base ai comportamenti, ad esempio persone che fanno acquisti nel punto vendita o persone che si sono iscritte alle newsletter tramite e-mail.” Come specifica Facebook stesso.
Fai local marketing sui social
Oltre ad attrarre clienti nel negozio fisico i social sono utilissimi strumenti di brand awareness. È molto importante, quindi, iniziare a costruire la tua presenza attraverso le Pagine Facebook, i profili Instagram aziendali o i profili WhatsApp aziendali.
Su tutte queste piattaforme, infatti, potrai specificare l'indirizzo del tuo punto vendita, i suoi orari e i modi migliori per raggiungerlo.
Non solo, ti consigliamo di creare offerte che possano incoraggiare le persone a visitare il tuo punto vendita. Facebook ti offre la possibilità di attirare nuovi clienti nella tua azienda attraverso le offerte. Puoi creare delle offerte gratuite ma potrai anche metterle in evidenza, successivamente, per raggiungere più persone.
Altro aspetto importante è l’uso della giusta call to action da selezionare per post o per il profilo aziendale, i pulsanti di call to action sulla tua Pagina, infatti, possono generare azioni molto diverse tra loro a seconda delle necessità:
· puoi invitare ad installare la tua app di shopping,
· invitare le persone a prenotare un servizio,
· aprire una conversazione su Messenger o Whatsapp,
· attivare il GPS in modo da fornire indicazioni stradali per raggiungere il tuo punto vendita con un semplice tap.
Social commerce
Non limitarti a vendere in negozio, cerca anche di ampliare le possibilità di chi ti segue. Offri ai tuoi clienti un modo semplice per visualizzare e acquistare direttamente da smartphone. Come? Attraverso gli shop di Facebook e Instagram. Se vuoi saperne di più ti consigliamo la lettura dei nostri precedenti post:
Le potenzialità di Whatsapp Business
I social possono aiutare molto la tua impresa locale, cosa aspetti ad ampliare i tuoi orizzonti ed anche…la tua clientela?
Gabriella Avallone 17/03/2021
Guida sui Social: quali usare e perchè
Di social ne abbiamo spesso di nuovi, che vengono per categoria accomunati con i più tradizionali anche se spesso non hanno in comune proprio niente.
Immersi nella tecnologia dei nostri giorni non possiamo far altro che seguire il trend del momento, spostandoci da una stanza ad un’altra, da una live ad un’altra per ascoltare una persona in particolare o per vederne semplicemente dei video esilaranti, tutto in un semplice click. Tutto sommato c’è chi passa intere giornate a scrollare tra le home di social, anche differenti, senza scrutarne le reali potenzialità.
Usare i social come passatempo è un conto ma qualora si volesse fare business, come si dovrebbe agire?
Innanzitutto come qualsiasi mercato, va analizzato nel suo specifico senza lasciarsi intimorire dalla miriade di persone che lo navigano. Il bello dei social è che in realtà sono molto diversi tra di loro e più se ne creano e più è possibile avere a disposizione diversi strumenti per colpire nel segno. I social si stanno definendo in modo tale da ospitare target di persone differenti. Vediamo nello specifico di cosa si tratta.
Qualora tu intenda realizzare una campagna marketing o semplicemente fare personal branding, dovrai sapere quale social usare e perché.
Quale social usare e perchè
Facebook:
Non sarà sicuramente il social più cool del momento ma resta di fatto la piattaforma più grande mai avuta in termini di utenti attivi al mese che oggi sono più di 2 miliardi.
È un’app che hanno letteralmente tutti e se non la utilizzano in modo frequente quanto meno rappresenta un “documento digitale” che consente l’accesso anche ad altre applicazioni con il frequente avviso “accedi tramite Facebook”.
Più del 51% degli utenti ha meno di 45 anni.
È una delle più complete per varietà di contenuti, da video, dirette, post, foto e chat live.
Instagram:
Instagram è il must have dei nostri giorni, impossibile pensare ad una vita senza story, post e igtv. Forse perché appartiene a Facebook ma anche questo social registra ben un miliardo di utenti.
Ad utilizzarlo principalmente sono i Millennials, vale a dire che ben oltre il 70% di utenti sono persone che hanno tra i 24 ed i 40 anni.
Come in molti sapranno l’app si concentra sui contenuti visivi e poco testo, qualora si avesse molto da raccontare è possibile farlo attraverso le live e i lunghi video (igtv).
Linkedin:
Questo social era partito con tutte le buone intenzioni per diventare una piattaforma creata per agevolare gli utenti nella ricerca di lavoro. È diventato poi con il tempo un social media basato sul business e avrebbe spostato la ricerca del lavoro su altre app collegate al medesimo sistema.
Infatti ad utilizzarlo sono per lo più le attività stesse per fare B2B.
A dimostrarlo sono le medesime campagne marketing: il 92% di chi fa marketing su Linkedin, lo fa per promuovere prodotti creati per le stesse aziende e non per i consumatori.
Twitter:
Anche se capito da pochi, Twitter è considerata una delle migliori piattaforme social al mondo. Con i suoi 330 milioni di utenti o forse più, attivi da ogni parte del globo. Ad usarlo il 65% delle persone con meno di 40 anni. In Italia pare che ad usarlo siano per di più gli uomini che superano la percentuale femminile con circa il 61% in più.
Dopo l’estensione a 280 caratteri continua ad essere utilizzata per comunicazioni flash o frasi d’effetto, pare che solo il 6% della popolazione globale superi i 140 caratteri per tweet e che appena il 3% va oltre i 190 caratteri.
Tik Tok:
Il social cinese, sebbene tra i più recenti, vanta già oltre 800 Milioni di utenti. Ad adorarlo sono gli adolescenti ovvero la Generazione Z, per cui si intendono tutti coloro nati tra 1996 ed il 2010.
Il punto di forza di questo social sono i video con i diversi effetti sonori, filtri e chi più ne ha ne metta per realizzare video d’impatto per la durata massima di un minuto.
Pinterest:
Questa piattaforma di social media viene utilizzata di frequente grazie alla sua funzionalità da “motore di ricerca”. Sono in molti infatti ad utilizzare il social per trovare spunti, contenuti utili o stimoli creativi.
A quanto pare ha un pubblico più femminile che maschile, che vede uno scarso 13%.
A popolare il social 300 milioni di utenti.
Clubhouse:
Forse tra tutti è il social più recente in assoluto, nato dai fondatori di Pinterest, sta dilagando velocemente in tutta Europa. È basato esclusivamente sull’audio, non esiste una chat, non c’è la possibilità di salvare alcun messaggio. Si struttura in diverse stanze dove avvengono dei talk con dei moderatori e naturalmente gli speaker. Simile ad un podcast in versione live, tra l’altro l’ingresso su invito lo rende d’elite, ecco perché forse affascina molto anche il mondo degli influencer e delle celebrità. Ormai vicino ai 2 milioni di iscritti.
Gabriella Avallone 27/07/2021
10 errori che compromettono la tua crescita online
Quando creiamo nuovi contenuti per il nostro brand, il principale obiettivo dovrebbe essere principalmente uno solo:
la Shareability, ovvero la capacità di creare contenuti che le persone condivideranno.
Questo è decisamente il miglior modo per ottenere una crescita massiva sui social.
Uno degli errori più frequenti è creare contenuti “random” aspettandosi una crescita dell’attenzione delle persone nel tempo. Naturalmente dietro questo modo di agire non vi è una reale strategia. Lo scopo dei Social Media Specialist è utilizzare gli strumenti necessari affinché aumenti l’engagement e si creino contenuti in grado di coinvolgere i follower.
Questo non è sempre sufficiente, a tal proposito, vediamoli insieme i 10 errori da evitare:
Quali sono i 10 errori che dovremmo evitare se vogliamo crescere correttamente online:
- Pensare ai propri interessi: Servire il tuo pubblico ti porterà più lontano rispetto al focalizzarti su te stesso e i tuoi interessi di vendita. Poniti al posto di un utente tipo e chiediti perché il tuo contenuto dovrebbe essere interessate per lui.
- Usare titoli di scarso effetto: utilizzare titoli e sottotitoli d’effetto si aumenterà la possibilità di creare un contenuto più condivisibile che aiuterà quindi il messaggio a diventare più chiaro e visibile a più persone.
- Contenuti privi di emozioni: abbiamo parlato anche in altri articoli dell’importanza del marketing emozionale. Stimolare le emozioni un potenziale cliente è una marcia in più. Dalle risate al pianto, assicurati di raggiungere il cuore del tuo pubblico.
- Dimenticarsi dei sottotitoli: i sottotitoli, in particolar modo nei contenuti video vanno sempre inseriti, proprio perché non tutti ascoltano i video con l’audio attivo. Per essere chiari anche senza voce, vanno sempre utilizzati.
- Dilungarsi: l’introduzione dovrebbe avere una durata minima, chi si dilunga nella fase iniziale rischia di perdere l’attenzione dell’utente. Solitamente si ha da uno ad un massimo di tre secondi per catturare l’interesse delle persone che scorrono la home.
- Contenuti scontati: i contenuti banali non piacciono a nessuno, agli utenti piace essere sorpresi, quindi perché non inserire dei colpi di scena durante il tuo video.
- Elemosinare attenzione: chiedere di continuo agli utenti di seguirci, di mettere like o di vedere un post piuttosto che un altro non sembra essere una strategia vincente. Pensa piuttosto a qualcosa di creativo e divertente che riesca a incuriosire le persone, solo così saranno più propense a compiere determinate azioni.
- Dare per scontato che gli altri abbiano visto gli altri post: i contenuti non vanno collegati tra di loro. Ogni post potrebbe essere il primo che l’utente sta vedendo scorrendo la home, non contare quindi sul fatto che abbiano visto anche gli altri e se pure così fosse potrebbero non ricordarli.
- Definizione senza creatività: l’autenticità è ciò che fa la differenza con la miriade di post con cui veniamo a contatto ogni singolo giorno, quindi non focalizzarti esclusivamente sull’alta definizione e la strumentazione utilizzata tralasciando l’idea vincente.
- Fingersi diversi: sii originale, quindi sii te stesso, è più facile arrivare agli altri se riesci ad esprimere il tuo reale modo di essere. Non esiste niente di più autentico dell’essere sé stessi.