Come scrivere un report marketing: 3 elementi + 1 per farlo funzionare
Strumento di comunicazione essenziale nel rapporto con i clienti, vediamo insieme come stilarlo e gli elementi che proprio non possono mancare.
Paola Palmieri 22/10/2020 0
Se la tua azienda investe molto nel marketing, sia in termini di tempo che di denaro, dovresti anche avere gli strumenti giusti per valutare l’efficacia o meno delle tue campagne. Quale lo strumento perfetto? Ma il report marketing ovviamente! Se vuoi sapere non solo cosa metterci dentro ma anche come, accomodati pure e scopri di più.
Report marketing: la definizione
Cominciamo dalla definizione di report marketing che altro non è che l’ultima fase di un’operazione di marketing in cui si tirano un po’ le somme del percorso compiuto con un’attenta analisi dei risultati ottenuti. È uno degli elementi più importanti perché, in concreto, ti fa capire se stai percorrendo la strada giusta e quanto sono efficaci le campagne su cui stai investendo le tue energie.
Solitamente sono dati che si presentano con cadenza mensile, per mantenere un filo diretto con il cliente e avere un feedback continuo. Rientra in quel che si definisce l’inbound marketing e, per una realizzazione davvero efficace, non devono mancare alcuni elementi chiave. Vediamoli insieme.
3 elementi che non possono mancare
Quando inizi a realizzare un report marketing struttura un modello chiaro su cui lavorare e che ti consenta di valutare punti di forza e di debolezza delle tue campagne marketing. Ma come procedere correttamente? Ecco 3 elementi + 1 che proprio non possono mancare. Vediamoli insieme.
1. Definire gli obiettivi
Ogni campagna di marketing parte con uno scopo ben preciso e ha degli obiettivi che facilmente si possono quantificare. Essi sono:
• Le visite al sito web
• La lead generation o potenziale cliente
• Le vendite
Il successo o il fallimento di una campagna si misura sulla base di questi obiettivi. Tienili sempre presenti! Grazie ad essi sarà più facile individuare poi su quali KPI (in inglese key performance indicator ossia indici dell’andamento del processo aziendale) e altri parametri concentrarsi per essere in linea con gli interessi del cliente.
Sarebbe del tutto inutile proporre dati che risultino superflui o irrilevanti agli occhi del tuo cliente. Fondamentale quindi, a partire dai risultati, presentarli nel modo più chiaro possibile senza tanti giri di parole.
2. Riportare la performance
Tutti i dati raccolti nel corso della tua campagna marketing ed inseriti nel report devono essere analizzati rispetto ad alcuni parametri che ti suggeriranno se la campagna sia buona o meno, se proseguire o cambiare il tiro. In pratica delinei la tua performance con chiarezza e per fare ciò ti serviranno alcuni dati. Vediamo quali sono:
• Le fonti di traffico: capirai così quale canale funziona meglio
• Tasso di conversione di utenti in contatti
• Nuovi contatti in un dato tempo
• Tasso di conversione della Call to Action (invito all’azione), grazie ai click ricevuti e non solo.
3. Selezionare le fonti
1. Landing page: Il numero di visite alla tua pagina, i nuovi subscriber, i tassi di conversione e nuovi contatti generati.
2. Blog: misurando chi legge i tuoi post potrai definirne meglio l’impatto e capire quale tipologia di articolo è più vicina ai tuoi lettori.
3. Social network: in questo caso è importante soffermarsi sui nuovi follower, interazioni e click. L’analisi, e i risultati, saranno differenti a seconda dei social network coinvolti: Facebook, Instagram, Tik Tok oppure Linkedin?
4. E-mail: monitorare mail inviate, cliccate, aperte e così via ci fanno capire se questa strategia di email marketing sia valida oppure no.
+1. Un’immagine vale più di mille parole
Molto spesso i report sono sovraccarichi di dati, statistiche e numeri, snellisci il tuo con l’aiuto grafico di qualche immagine ad hoc ma sceglile con cura ed attenzione. Saranno un utile strumento che ti aiuterà a fare leva su alcuni punti: utilizza tabelle o grafici a barre per illustrare i dati della tua campagna marketing!
Se con la lettura di questo articolo hai trovato tutto ciò che ti serviva per stilare un efficace report marketing ma hai ancora qualche perplessità legata a qualche concetto chiave non esitare a scrivercelo nei commenti! Intanto, però, non perderti i prossimi articoli su marketing e non solo!
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Tiziana Troisi 15/03/2022
Guerra e social: la Russia sbarra le porte alle app di Meta
Immagina di svegliarti una mattina e di non avere più la possibilità di accedere ai tuoi social preferiti: sarebbe un incubo vero? Eppure, è quello che è successo a milioni di utenti russi che si sono visti bloccare i loro account a tempo indeterminato.
Questa è solo una delle tante conseguenze del conflitto che negli ultimi giorni sta consumando le vite di milioni di cittadini europei. Una guerra crudele che attraverso i social si è fatta e si fa tutt’ora spazio servendoci da vicino immagini che nel 2022 non avremmo mai voluto vedere.
È forse proprio grazie a questa funzione di informazione e avvicinamento ad una verità non molto gradita, che i social di proprietà di Mark Zuckenberg, hanno visto sbarrarsi le porte digitali del Cremlino. Vladimyr Putin ha infatti vietato ai cittadini di utilizzare le piattaforme di proprietà Meta.
A salvarsi da questo blocco generale è solo Whatsapp che per il momento non è ritenuto pericoloso per l’integrità del Paese.
Secondo Putin Facebook e Instagram starebbero infatti attuando politiche troppo tolleranti e faziose che hanno permesso agli utenti di rivolgere liberamente insulti nei confronti del corpo militare e del governo russo.
Questo blocco ha di fatto vietato a milioni di utenti di accedere ai social network abitualmente utilizzati per tenersi in contatto con i propri familiari e amici. Il blocco più significativo dal punto di vista del marketing è sicuramente quello, recentissimo, di Instagram.
Senza poter utilizzare questo social, molte aziende con una fortissima copertura sul territorio si sono ritrovate infatti a perdere lead considerevoli.
Guerra e Russia: i dati di utilizzo dei social
In Russia sono 100 mila le persone che ogni giorno effettuano l’accesso ad internet utilizzando piattaforme diffuse in tutto il mondo, quali possono essere Google; Gmail o i social della famiglia Meta.
Si tratta di una perdita piuttosto importante ma non importantissima: approfondendo l’indagine sull’utilizzo dei social in Russia si scopre che la maggior parte dei cittadini preferisce utilizzare social media diversi rispetto a quelli più diffusi nella parte occidentale dell’Europa.
I social russofoni
In Russia infatti, esistono piattaforme proprietarie che non vengono utilizzate in altri Paesi. La piattaforma social più diffusa in Russia è VKontakte. Si tratta di una versione russofona di Facebook che è utilizzata per lo più nelle più grandi città della Federazione.
Pur trattandosi di un territorio vastissimo e di un bacino di utenza molto importante, quello della federazione russa risulta essere un pubblico complicato da studiare ed analizzare: si tratta di un fenomeno demografico particolare. La Russia non è mai stata un Paese omogeneo. Ci sono zone molto diverse tra di loro dal punto di vista culturale e linguistico.
C’è chi è rimasto legato alle tradizioni locali e chi, più istruito e più poliglotta, ha ceduto al fascino occidentale: se si analizzano i dati di navigazione social di città come Mosca o San Pietroburgo ci si rende conto di un dato molto importante. Nelle città più occidentalizzate gli utenti conoscono bene la lingua inglese e preferiscono utilizzare Meta e piattaforme affini.
Se invece ci si sposta in zone più rurali, la popolazione preferisce utilizzare il russo anche per navigare in rete e predilige le piattaforme proprietarie della Federazione.
Come in tutti i Paesi del mondo, anche qui ci si divide quindi tra conservatori della tradizione e progressisti. Più semplicemente, quello che spinge gli utenti da una parte o dall’altra della barricata è una questione generazionale: i cittadini meno giovani magari non sono stati investiti dalla globalizzazione e preferiscono perciò non utilizzare le piattaforme diffuse in occidente.
Niente è come Instagram
Creare piattaforme proprietarie non ha salvato completamente i cittadini russi dal blocco dei social di questi giorni. Se per sostituire Facebook basterà utilizzare VKontakte, nessuno aveva finora mai pensato di creare una piattaforma simile ad instagram.
Se è vero che la popolazione adulta tende ad utilizzare meno questo social, è anche vero che molti giovani si trovano tagliati fuori da un mondo per loro molto importante che diventa spesso una fonte importante di guadagno. ma
Blogger, influencer, content creator, ma anche gli stessi marketers si trovano improvvisamente senza lavoro.
Per non bloccare completamente una parte importantissima dell’economia del Paese, si è pensato subito di correre ai ripari creando una app made in Russia che abbia la stessa funzione del social del gruppo Meta. Si chiama Rossgram e sarà possibile utilizzarla da Aprile.
Blogger influencer e affini avranno accesso da subito all’app, in modo da non perdere di vista i loro contenuti adv.
Paola Palmieri 09/10/2020
Inbound marketing vs. outbound marketing: tecniche a confronto
Partiamo dai fondamentali. Cos’è l'inbound marketing? In cosa consiste? Facciamo un esempio pratico. Immaginiamo che tu abbia bisogno di un corso di lingue, andrai su Google e immetterai la chiave di ricerca. Seguiranno nelle prime soluzioni annunci delle scuole che effettuano tali corsi a te più vicine. Ora che tu decida di iscriverti o meno questo è indifferente per l’inbound marketing, la scuola ti ricorderà della sua esistenza e riproporrà alcuni suoi inviti al sito o altri messaggi.
Definizione
Questo è come funziona esattamente l’inbound marketing. Per definizione è in grado di intercettare il bisogno dell’utente, o cliente finale, nel momento in cui esso viene espresso. È al posto giusto nel momento giusto potremmo aggiungere.
L’outbound marketing, al contrario, non risponde ad alcun bisogno o richiesta specifica ma lancia un messaggio alla massa tentando di indurre in tentazione. Un esempio pratico? La pubblicità! Quale il marketing più efficace? Beh, non esiste risposta giusta: dipende da vari fattori. Ma vediamo più da vicino gli strumenti che adoperano entrambi e valutiamo insieme i pro e i contro di entrambe le strategie.
Gli strumenti
L’inbound marketing si avvale di:
• Blog
• Promozione sui social media
• Ppc
• Formazione.
L’outbound marketing, invece, è un modo di fare pubblicità che “interrompe” l’attenzione delle persone. Come?
• Spot in tv
• Spazio sui giornali
• Passaggi alla radio
• Volantini pubblicitari
• Pop-up che si aprono durante le ricerche in rete
• E-mail marketing.
Inbound marketing e outbound marketing: vantaggi e svantaggi
Detto questo vediamo i pro e i contro. Partiamo dall’outbound marketing:
• PRO. Questa tecnica è ottima se vuoi creare consapevolezza in un pubblico esteso rispetto a un prodotto/servizio.
• CONTRO. Come svantaggi, tuttavia, teniamo presente che risulta essere piuttosto costoso: pubblicità in tv, su radio o sui giornali rappresentano un investimento dal ritorno non assicurato.
Dal canto suo l’inbound marketing consente di canalizzare gli sforzi di comunicazione solo verso persone potenzialmente interessate.
• PRO. È in grado di creare una comunicazione diretta e bidirezionale con il cliente, che può dare il suo feedback. Così si crea un rapporto che può sfociare nella fidelizzazione del cliente stesso. Strumenti attuali di digital marketing come l’e-mail marketing verso alcuni utenti che si sono registrati, le campagne di Google Ads per intercettare le ricerche degli utenti, le campagne sui social network, sono attività mirate che hanno un costo minore rispetto agli strumenti tradizionali.
• CONTRO. Il costo minore non vuol dire e non si traduce necessariamente in facilità di realizzazione. L’inbound marketing non si può improvvisare, richiede una progettazione attenta e una reale conoscenza degli strumenti a disposizione. Uno di essi è l’ottimizzazione SEO dei contenuti di un sito per posizionarsi nei primi risultati dei motori di ricerca ma che porta i suoi risultati solo nel medio-lungo termine.
Da quanto detto fino ad ora si evince che sono entrambe valide tecniche che un’azienda può decidere di abbracciare o meno in base all’obiettivo, al target o anche al budget che ha a disposizione. Non è sempre vero che l’uno escluda l’altro o che siano l’un contro l’altro armati, anzi!
Inbound marketing e post social
Se a questo punto ti stai chiedendo dove si collocano i tuoi post social: inbound o outbound? La risposta è che se qualcuno sta seguendo la tua pagina Facebook, è interessato, questo è inbound marketing. Però Facebook è diventata una piattaforma piuttosto grande per cui i post vengono mostrati solo a una piccola percentuale di persone. Per massimizzare l’efficacia di questa attività, oltre a postare contenuti di qualità, devi prevedere delle campagne, che Facebook ti consente di targettizzare.
Se la lettura di questo articolo ti ha incuriosito o hai domande da porci non esitare a farlo. Resta connesso per altre notizie sul mondo del marketing… e non solo!
Paola Palmieri 01/12/2020
24 idee di marketing per Natale
Mancano 24 giorni al Natale e, per chi si occupa di affari, questo è il periodo più proficuo ma anche più stressante dell’intero anno. Eventuali clienti sono più propensi ad acquistare e lasciarsi ingolosire da offerte varie: studia molto bene la tua strategia, sia online che offline, e non trascurare alcun dettaglio.
Noi di marketing e non solo vogliamo offrirti uno strumento davvero utile, un calendario dell’Avvento speciale in cui alle 24 caselle corrispondono 24 idee di marketing per organizzare al meglio il lavoro. Scopri come aumentare il coinvolgimento degli utenti e le vendite in vista del Natale, sfoglialo con noi e che la magia abbia inizio.
Definisci gli obiettivi e i canali
Prima di partire con la pianificazione vera e propria e quindi anche con la parte più creativa, sarà essenziale capire quale direzione prendere il che si traduce in due operazioni preliminari:
1. obiettivi da raggiungere
2. quali canali usare per la promozione.
Chiarito questo, può iniziare il nostro viaggio nel marketing natalizio e nelle opportunità che esso offre. Veniamo alle idee, parola d’ordine: trasmettere la magia del Natale.
1. Programma l’attività promozionale con largo anticipo
La strategia ha bisogno di tempo, studio ed attenzione perché possa dare i suoi frutti. Inizia a lavorarci su già da fine ottobre/inizio novembre.
2. Definisci il tuo target
Cerca di capire quale pubblico vuoi raggiungere e conquistare.
3. Definisci il tuo budget
Supporta sempre le attività di social media marketing e investi in advertising e non solo durante il periodo delle festività natalizie.
4. Appunta le date più importanti del periodo natalizio
Dietro ciascuna di essa si nasconde un’opportunità in più da cogliere.
5. Fai un sondaggio
Cerca di capire cosa puoi migliorare nel tuo business o cosa puoi semplicemente aggiungere per aumentare l’interesse del pubblico.
6. Cura i contenuti
Comincia con il perfezionare la descrizione dei prodotti poi, visto il crescente numero di acquisti da cellulare, il tuo sito deve essere mobile friendly: semplifica tutti i processi di prenotazione, ordini e spedizioni.
7. Cura l’immagine
Scatta foto dei tuoi prodotti e mettine in luce più caratteristiche così che i potenziali clienti avranno le idee chiare. Concluderanno più acquisti ed effettueranno meno resi.
8. Crea storie su Instagram e Facebook
Usale come vere e proprie vetrine virtuali e cerca di coinvolgere più follower possibili ma fallo con creatività.
9. Realizza un template natalizio
Un modo originale, diversi i layout (anche gratuiti), per le tue comunicazioni.
10. Crea codici promozionali
Coccola i tuoi clienti e invia sconti e promozioni ad hoc a chi è già in lista.
11. Crea una linea di prodotti a basso costo
Un’opportunità in più per offrire idee regalo con un piccolo budget.
12. Cura il packaging
A Natale siamo tutti più esigenti verso l’estetica di un prodotto che proprio perché dovrà essere donato deve rispondere a delle caratteristiche ben precise.
13. Dedica tempo alle e-mail
Prenditi tempo per rispondere ad eventuali perplessità, dubbi, incomprensioni. Dai informazioni precise e rassicura i clienti.
14. Cura il blog
Metti in agenda un tema legato al Natale e al tuo business: un’occasione in più per farti conoscere meglio.
15. Invio newsletter
Stabilisci quante inviarne da qui a Natale e su quale contenuto puntare: info, promozioni, ecc.
16. Cambia l’immagine di copertina di Facebook
Entra nel mood natalizio con l’immagine adatta.
17. Crea un hashtag specifico
Fatti trovare sui social e interagisci con l’hashtag giusto.
18. Coinvolgi il tuo pubblico
Se non hai mai mostrato al tuo pubblico chi si nasconde dietro il prodotto questo è il momento giusto per farlo. Regala qualche dietro le quinte e cogli l’occasione per far conoscere meglio la storia della tua azienda. Allo stesso modo chiedi loro di condividere qualche scatto a tema.
19. Realizza banner promozionali
Tanti gli spunti in rete pronti ad ispirarti.
20. Usa Pinterest
Crea bacheche con contenuti interessanti e ricchi d’ispirazione.
21. Fai un video simpatico per gli auguri di Natale
Realizza un video di auguri con tutta la squadra di lavoro al completo.
22. Comincia a preparare il tuo calendario dell’avvento
Cosa c’è di più dolce di una sorpresa al giorno per i tuoi clienti?
23. Non dimenticare il periodo post-natalizio
Anche il periodo subito dopo il Natale è ricco di opportunità non trascurarle o rischierai di perdere quanto costruito finora.
24. Goditi il Natale.
Queste sono solo alcune delle idee che puoi mettere in pratica, se hai altri suggerimenti scrivicelo nei commenti e non perderti i prossimi appuntamenti con marketing e non solo.