Errori comuni nelle strategie social
Vediamo quali sono i 7 errori più comuni da evitare sui social.
Gabriella Avallone 30/07/2021 0
Può capitare ai brand, alle aziende e alle persone di commettere ripetutamente azioni dannose per le loro comunicazioni tramite social. Tutto questo susseguirsi di errori rischia di compromettere la loro immagine e di farli rientrare in un circolo dannoso.
Capiamo quindi cosa non va fatto sui social.
7 Errori Comuni nelle Strategie Social
1) Postare Troppo
Postare troppi post e troppo spesso non aiuterà il nostro profilo a crescere ma darà la sensazione di non aver studiato contenuti di qualità;
2) Adattare i contenuti a seconda della strategia social
Se vogliamo impegnarci in una strategia social è bene sapere che ognuno dei social è diverso dall’altro, bisogna pertanto cercare di adattare i contenuti alle caratteristiche della piattaforma in questione. Non è necessario pertanto ricondividere lo stesso post su tutte le piattaforme, perché a seconda di quale si decide di usare il contenuto va riadattato;
3) Puntare esclusivamente alla vendita
Le persone odiano essere bombardate da pubblicità, non piace a nessuno. I social servono come vetrina di ciò di cui ci occupiamo, cosa offriamo ma servono anche a farci conoscere nel retroscena del brand. Parlare quindi della storia, della mission, di come si decide di impostare il lavoro e molto altro è un modo sano di far conoscere il brand senza dare l’impressione di elemosinare acquisti;
4) Non essere unidirezionali
I social servono proprio alla condivisione e all’interazione, non bisogna mai dimenticare questo passaggio. Se a differenza dei canali più tradizionali di comunicazione, dove la comunicazione era unidirezionale, qui abbiamo la possibilità di mantenere sempre attiva la conversazione con i nostri utenti. Una mossa strategica che ci farà notare sia come molto presenti, chiari e sinceri e che offrirà anche la possibilità di ottenere continui feedback sui nostri prodotti, fondamentale aspetto delle vendite;
5) La mancata interazione
Come detto anche al punto 4 bisogna riuscire a sfruttare al meglio l’interazione tramite canali social, rispondendo ai commenti, messaggi privati, assistendo gli utenti in qualsiasi richiesta o dubbio. Questo aiuterà anche il profilo a crescere, si genereranno così più interazioni anche tramite le storie, attraverso domande e quiz;
6) Importanza ai contenuti
Prima di pubblicare qualsiasi cosa andrebbe stilato un piano editoriale, con tutti i contenuti veicolati ed ottimizzati per ogni singola determinata piattaforma;
7) Analizzare i dati ottenuti
Questo aspetto viene spesso sottovalutato ma attraverso l’ausilio di un profilo aziendale, possiamo avere accesso a molti dati statistici relativi ai nostri post, quindi perché non sfruttarli? L’analisi andrebbe fatta periodicamente così da riuscire ad ottimizzare continuamente la strategia social.
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Tiziana Troisi 02/02/2022
Social Trend 2022: il futuro dei social network
Un altro anno è cominciato e con lui è cominciato il periodo peggiore per chi si occupa di social media. No, non è tempo di bilanci, è tempo di redigere nuovi calendari editoriali. Quello di programmare i contenuti per i mesi a venire sembra una cosa semplice e intuitiva, ma non è assolutamente cosi.
Per fare in modo che tutto funzioni al meglio, è necessario declinare i vari contenuti in base alla piattaforma su cui vengono distribuiti. Ogni anno le piattaforme cambiano, per adattarsi ai trend ed abbracciare le nuove esigenze dei fruitori di contenuti.
Chi lavora con i social quindi non deve solo produrre e distribuire contenuti. È tenuto ad essere sempre aggiornato riguardo agli ultimi trend dei social e a come cambiano le modalità di fruizione.
Come si fa a capire in che direzione stanno andando i social? Studiando il modo in cui gli utenti interagiscono con i contenuti presenti, quanto tempo utilizzano ogni piattaforma, cosa guardano e per quanto tempo lo guardano.
Si tratta di studi fondamentali, basati anche sull’analisi della soglia di attenzione, una variabile importantissima per chi si occupa di social.
Per facilitare almeno un po’ il lavoro di chi si occupa di social, abbiamo deciso di analizzare i trend per l’anno 2022. Cosa cambierà sui social per quest’anno?
Social trend 2022: Facebook diventa di nicchia
Partiamo dal social più diffuso e più utilizzato. Per il nuovo Facebook ci saranno dei cambiamenti molto grvideo brevissimi, di massimo un minuto, cosi come sono i reel di Instagram.
Anche chi cercherà sul social contenuti informativi dovrà accontentarsi di video brevi: la soglia dell’attenzione di chi fruisce di questi contenuti è decisamente bassa. Al centro del nuovo anno sul social di Mark Zuckemberg ci saranno i gruppi. Sembra strano pensarci, ma dopo un’onoratissima carriera da social generalista, Facebook è pronto a crescere e diventare un social dedicato alle nicchie.
Gruppi piccoli di persone accumunati da interessi comuni verso determinati argomenti o prodotti che si scambiano opinioni e consigli possono essere un luogo dove generare traffico importante e utile da sfruttare. Non solo: studiando queste nicchie si possono avere molte informazioni sulle abitudini di consumo degli utenti.
Instagram on demand
Passiamo ad analizzare Instagram: anche qui continua la scelta di dedicarsi ai video, incoraggiando i creators a creare più contenuti per mantenere vivo il rapporto con i clienti. Da analisi di mercato è emerso hi volesseche il pubblico tende a privilegiare i contenuti divertenti. C’è bisogno di ridere, quindi, il diktat per il nuovo anno è essere leggeri, anche quando si deve sponsorizzare un prodotto.
Proprio per dare sostegno ai creator, si è pensato si creare una sezione privata, a pagamento, per chi volesse accedere a contenuti esclusivi. Questa probabile funzione è stata sperimentata a campione solo su alcuni profili, per testarne il successo.
Insomma, il futuro di Instagram è decisamente affidato ai creator e alle adv. Ecco perché per le aziende è fondamentale stipulare accordi duraturi con la persona giusta che possa agganciare il pubblico giusto.
Tik Tok punta alle live
Non possiamo negarlo: oggi è Tik Tok a dettare davvero legge sui social: è proprio grazie alla potenza virale del social dei trend che si è capita l’importanza di creare contenuti brevi. Mentre gli altri social virano verso un cambio di registro e sulla brevità, Tik Tok decide di allungare la durata dei suoi video a 3 min.
Tra le altre novità introdotte per quest’anno, c’è anche la maggiore spinta che l’algoritmo dedicherà alle live dei creators. La novità maggiore quindi sarà la creazione di un rapporto sempre più diretto tra utenti e follower.
Ci sarà addirittura la possibilità di accedere, attraverso link pubblicati durante le live, a sconti esclusivi sugli e-commerce.
Social trend 2022: falli ridere
Insomma, a quanto pare per il 2022 i social punteranno su brevità e divertimento, non tralasciando mai, però, lo spirito divulgativo. C’è sempre più bisogno di trovare un luogo dove stare al sicuro e lontano dai problemi quotidiani. Ed è questo che internet cerca di offrire, dando la possibilità di coltivare interessi e divertirsi, sentendosi parte di una community.
E tu, sei pronto a far ridere i tuoi clienti?
Paola Palmieri 09/10/2020
Inbound marketing vs. outbound marketing: tecniche a confronto
Partiamo dai fondamentali. Cos’è l'inbound marketing? In cosa consiste? Facciamo un esempio pratico. Immaginiamo che tu abbia bisogno di un corso di lingue, andrai su Google e immetterai la chiave di ricerca. Seguiranno nelle prime soluzioni annunci delle scuole che effettuano tali corsi a te più vicine. Ora che tu decida di iscriverti o meno questo è indifferente per l’inbound marketing, la scuola ti ricorderà della sua esistenza e riproporrà alcuni suoi inviti al sito o altri messaggi.
Definizione
Questo è come funziona esattamente l’inbound marketing. Per definizione è in grado di intercettare il bisogno dell’utente, o cliente finale, nel momento in cui esso viene espresso. È al posto giusto nel momento giusto potremmo aggiungere.
L’outbound marketing, al contrario, non risponde ad alcun bisogno o richiesta specifica ma lancia un messaggio alla massa tentando di indurre in tentazione. Un esempio pratico? La pubblicità! Quale il marketing più efficace? Beh, non esiste risposta giusta: dipende da vari fattori. Ma vediamo più da vicino gli strumenti che adoperano entrambi e valutiamo insieme i pro e i contro di entrambe le strategie.
Gli strumenti
L’inbound marketing si avvale di:
• Blog
• Promozione sui social media
• Ppc
• Formazione.
L’outbound marketing, invece, è un modo di fare pubblicità che “interrompe” l’attenzione delle persone. Come?
• Spot in tv
• Spazio sui giornali
• Passaggi alla radio
• Volantini pubblicitari
• Pop-up che si aprono durante le ricerche in rete
• E-mail marketing.
Inbound marketing e outbound marketing: vantaggi e svantaggi
Detto questo vediamo i pro e i contro. Partiamo dall’outbound marketing:
• PRO. Questa tecnica è ottima se vuoi creare consapevolezza in un pubblico esteso rispetto a un prodotto/servizio.
• CONTRO. Come svantaggi, tuttavia, teniamo presente che risulta essere piuttosto costoso: pubblicità in tv, su radio o sui giornali rappresentano un investimento dal ritorno non assicurato.
Dal canto suo l’inbound marketing consente di canalizzare gli sforzi di comunicazione solo verso persone potenzialmente interessate.
• PRO. È in grado di creare una comunicazione diretta e bidirezionale con il cliente, che può dare il suo feedback. Così si crea un rapporto che può sfociare nella fidelizzazione del cliente stesso. Strumenti attuali di digital marketing come l’e-mail marketing verso alcuni utenti che si sono registrati, le campagne di Google Ads per intercettare le ricerche degli utenti, le campagne sui social network, sono attività mirate che hanno un costo minore rispetto agli strumenti tradizionali.
• CONTRO. Il costo minore non vuol dire e non si traduce necessariamente in facilità di realizzazione. L’inbound marketing non si può improvvisare, richiede una progettazione attenta e una reale conoscenza degli strumenti a disposizione. Uno di essi è l’ottimizzazione SEO dei contenuti di un sito per posizionarsi nei primi risultati dei motori di ricerca ma che porta i suoi risultati solo nel medio-lungo termine.
Da quanto detto fino ad ora si evince che sono entrambe valide tecniche che un’azienda può decidere di abbracciare o meno in base all’obiettivo, al target o anche al budget che ha a disposizione. Non è sempre vero che l’uno escluda l’altro o che siano l’un contro l’altro armati, anzi!
Inbound marketing e post social
Se a questo punto ti stai chiedendo dove si collocano i tuoi post social: inbound o outbound? La risposta è che se qualcuno sta seguendo la tua pagina Facebook, è interessato, questo è inbound marketing. Però Facebook è diventata una piattaforma piuttosto grande per cui i post vengono mostrati solo a una piccola percentuale di persone. Per massimizzare l’efficacia di questa attività, oltre a postare contenuti di qualità, devi prevedere delle campagne, che Facebook ti consente di targettizzare.
Se la lettura di questo articolo ti ha incuriosito o hai domande da porci non esitare a farlo. Resta connesso per altre notizie sul mondo del marketing… e non solo!
Gabriella Avallone 28/12/2021
Prendersi una Pausa da Instagram: ecco come
Arriva la nuova funzione di Instagram take a break per ricordarci di prendere una pausa dal social quando davvero ci stiamo trascorrendo troppo tempo.
Instagram continua nel tempo a mostrare il suo interesse nel voler tutelare gli utenti della comunity. Mossa di marketing o reale interesse?
Instagram Take a Break
Tra le iniziative intraprese recentemente dal social come lo sticker per aggiungere i link esterni alle storie. Una funzionalità molto usata in particolar modo dai creator per far sentire la propria voce a supporto di un tema nello specifico, quasi sempre per questioni sociali, come l’uguaglianza, la giustizia. Ma torniamo invece alla questione che ci ha incuriositi di più, ovvero “Take a Break”. A quanto pare sarebbe stato lo stesso capo di Instagram il sig. Adam Mosseri, ad annunciare nemmeno un mese attraverso il suo profilo Twitter l’arrivo di una novità per tutti gli utenti di Instagram. Questa funzione verrà messa a punto per darci modo di alzare lo sguardo dallo schermo dello smartphone visti i recenti impressionanti sondaggi sul tempo che ormai si passa a scrollare la Home del social in questione. L’idea verrà battezzata come “Take a Break” e su alcuni dispositivi è già arrivata in fase di prova.
Ecco come funzionerebbe Instagram Take a Break
Sarà probabilmente come la notifica che già ci arriva riguardante i tempi di utilizzo ma ci consiglierà allo stesso tempo di svolgere attività differenti come ascoltare musica, fare esercizi di respirazione e mindfulness o scrivere una lista di cose da fare.
«Questa settimana abbiamo iniziato a testare una nuova funzionalità chiamata “Fai una pausa”» spiega Mosseri nel tweet a novembre e continua «L'attivazione di questo controllo ti consente di ricevere promemoria in-app per fare una pausa dopo un lasso di tempo a tua scelta”. Pare infatti, che sarà possibile abilitare questa feature e decidere se l'alert dovrà apparire ogni 10, 20 o 30 minuti di utilizzo continuativo di Instagram.
Non sarà nulla di definitivo, la funzione non imporrà nel caso pause rigorose ma è solo un semplice promemoria poiché basterà toccare il pulsante “Fatto” per metter via la notifica e continuare a utilizzare l'app senza alcun problema.
Ad oggi però non abbiamo ancora avuto notizie ufficiali riguardo il lancio definitivo dell’iniziativa. Potrebbe presto arrivare sui nostri dispositivi. Cosa ne pensi?