Febbraio 2022 e Marketing: ecco le date da ricordare
Ecco le date del calendario di Febbraio che un buon marketer non deve trascurare per le sue strategie di marketing e pubblicità
Gabriella Avallone 10/02/2022 0
Un Social Media Manager che si rispetti non può trascurare le date importanti, gli eventi dai quali può trarre spunto per sviluppare una propria strategia di marketing.
Febbraio 2022 ecco le date che un buon marketer deve ricordare
Febbraio a differenza degli altri mesi in cui bisogna lavorare un po' più di fantasia, offre un calendario ricco di eventi che possono definire temi importanti per post e pubblicità. Scopriamolo insieme!
Ecco gli eventi nel calendario di febbraio 2022
1 FEBBRAIO:
- Capodanno cinese;
- Giornata Mondiale del velo islamico
2 FEBBRAIO:
- Giornata Mondiale delle Foreste;
- Giornata della Marmotta
4 FEBBRAIO:
- Giornata internazionale della lotta contro i tumori;
- Working Naked Day
5 FEBBRAIO:
- Giornata Mondiale della Nutella;
- Giornata Nazionale di prevenzione e dello spreco alimentare
6 FEBBRAIO:
- Giornata Mondiale contro l’infibulazione e le mutilazioni genitali femminili
8 FEBBRAIO:
- Giornata Mondiale per la Sicurezza in Rete “Safer Internet Day”
9 FEBBRAIO:
- Giornata Nazionale degli stati Vegetativi
10 FEBBRAIO:
- Giornata mondiale dei legumi;
- Giorno del Ricordo in memoria delle vittime delle foibe
11 FEBBRAIO:
- Patti Lateranensi;
- Giornata mondiale del malato
12 FEBBRAIO:
- Darwin Day.
13 FEBBRAIO:
- Giornata mondiale della radio;
- Giornata mondiale del matrimonio;
- Super Bowl
14 FEBBRAIO:
- San Valentino la festa degli innamorati;
- Giornata mondiale contro le cardiopatie congenite
15 FEBBRAIO:
- Giornata mondiale contro il cancro infantile;
- San Faustino la festa dei single
18 FEBBRAIO:
- Giornata internazionale del Risparmio Energetico;
- Giornata mondiale della Sindrome di Asperger
20 FEBBRAIO:
- Giornata internazionale per la Giustizia Sociale
21 FEBBRAIO:
- Giornata Internazionale della Lingua Madre;
- Giornata Internazionale della guida turistica;
- Giornata Internazionale dell’alfabeto braille
22 FEBBRAIO:
- Sconnessi Day, un giorno intero senza internet
23 FEBBRAIO:
- National Pink Day
27 FEBBRAIO:
- Giornata mondiale dell’orso polare
28 FEBBRAIO:
- Giornata mondiale delle malattie rare
Hai in mente altre date da dover ricordare? Scrivici nei commenti!
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Gabriella Avallone 12/08/2020
Strategie Social 2020
I social oltre ad essere un importante strumento di condivisione, sono diventati parte integrante della comunicazione aziendale. Attualmente sono il mezzo più adatto per raggiungere in poco tempo visibilità, stringere un legame diretto con i clienti, aumentare la brand awareness, portare i seguaci a fidarsi sempre più e naturalmente spingerli all’azione.
Anche se ne facciamo un uso costante, è risaputo che esistono pagine social poco professionali con contenuti scadenti o pubblicati in modo discontinuo, con foto amatoriali, di bassa qualità e descrizioni poco coinvolgenti.
Ma quali sono le migliori strategie social? Scopriamolo insieme:
Partiamo dalla strategia vera e propria ovvero: frequenza di pubblicazione, piano editoriale, comunicazione integrata. Per strategia si intende un piano da rispettare, una linea guida, ben studiata che sicuramente indicherà quali sono gli obiettivi misurabili da seguire, la conoscenza del proprio target di riferimento. Sapere quali sono quindi i suoi gusti e le motivazioni che potrebbero spingere quell’utente a fidarsi e a seguire quel profilo è fondamentale!
Conoscere il pubblico di riferimento infatti è un gran passo avanti per comprendere gli orari di pubblicazione e i contenuti più pertinenti con un tone of voice il più adatto possibile.
Solitamente si procede con l’analisi di mercato, che aiuterà di sicuro a capire a chi ci stiamo riferendo ma non solo. Grazie a quest’ultima potremo comprendere le strategie dei nostri competitor, studiare la concorrenza e cercare di essere più efficienti.
Impostare gli obiettivi secondo lo schema SMART potrebbe rivelarsi una mossa vincente, l’acronimo infatti sta per:
1) Specific (specifici): gli obiettivi devono essere precisi in modo tale da poterne verificare andamenti e processi.
2) Measurable (misurabili): avere una strategia aiuta a poter misurare gli obiettivi di cui sopra per poterli migliorare nel tempo.
3) Attainable (raggiungibili): naturalmente una buona strategia non si basa su obiettivi astratti o irragiungibili, quindi siate realistici ma pensate in grande.
4) Relevant (pertinenti): cosa fondamentale che il piano rispetti la strategia vera e propria, quella aziendale e vada in linea con essa, senza stravolgerne l’idea.
5) Time Bound (scadenze da rispettare): per fare in modo che gli obiettivi siano misurati, valutati nel tempo e se necessario corretti.
Per quanto riguarda l’ottimizzazione del profilo social solitamente si procede con:
- La compilazione di tutti i campi del profilo, l’utilizzo di keyword appropriate, la scelta di immagini di dimensioni adatte;
- Stilare un piano editoriale come se fosse un calendario vero e proprio da rispettare per la pubblicazione dei post;
- Cura dei contenuti in questione (immagini e tecniche di copywriting innovative)
- Non trascurare i video live, come le dirette.
- Seguire gli ultimi trend ed essere sempre aggiornati.
Per ottenere più visibilità:
- Gestire le campagne sponsorizzate e la promozione dei contenuti.
- Collaborare con gli influencer;
- Creare contest;
- Avere un approccio orientato al SEO marketing.
Valutazione dell’impatto della strategia: può essere d’aiuto creare report periodici e valutare gli andamenti dei social che verranno monitorati attraverso statistiche e sondaggi.
Vorresti saperne di più? Indica l’argomento che vorresti approfondire per aiutarci a creare un articolo che possa rispondere ad ogni tuo dubbio a riguardo.
Tiziana Troisi 15/03/2022
Guerra e social: la Russia sbarra le porte alle app di Meta
Immagina di svegliarti una mattina e di non avere più la possibilità di accedere ai tuoi social preferiti: sarebbe un incubo vero? Eppure, è quello che è successo a milioni di utenti russi che si sono visti bloccare i loro account a tempo indeterminato.
Questa è solo una delle tante conseguenze del conflitto che negli ultimi giorni sta consumando le vite di milioni di cittadini europei. Una guerra crudele che attraverso i social si è fatta e si fa tutt’ora spazio servendoci da vicino immagini che nel 2022 non avremmo mai voluto vedere.
È forse proprio grazie a questa funzione di informazione e avvicinamento ad una verità non molto gradita, che i social di proprietà di Mark Zuckenberg, hanno visto sbarrarsi le porte digitali del Cremlino. Vladimyr Putin ha infatti vietato ai cittadini di utilizzare le piattaforme di proprietà Meta.
A salvarsi da questo blocco generale è solo Whatsapp che per il momento non è ritenuto pericoloso per l’integrità del Paese.
Secondo Putin Facebook e Instagram starebbero infatti attuando politiche troppo tolleranti e faziose che hanno permesso agli utenti di rivolgere liberamente insulti nei confronti del corpo militare e del governo russo.
Questo blocco ha di fatto vietato a milioni di utenti di accedere ai social network abitualmente utilizzati per tenersi in contatto con i propri familiari e amici. Il blocco più significativo dal punto di vista del marketing è sicuramente quello, recentissimo, di Instagram.
Senza poter utilizzare questo social, molte aziende con una fortissima copertura sul territorio si sono ritrovate infatti a perdere lead considerevoli.
Guerra e Russia: i dati di utilizzo dei social
In Russia sono 100 mila le persone che ogni giorno effettuano l’accesso ad internet utilizzando piattaforme diffuse in tutto il mondo, quali possono essere Google; Gmail o i social della famiglia Meta.
Si tratta di una perdita piuttosto importante ma non importantissima: approfondendo l’indagine sull’utilizzo dei social in Russia si scopre che la maggior parte dei cittadini preferisce utilizzare social media diversi rispetto a quelli più diffusi nella parte occidentale dell’Europa.
I social russofoni
In Russia infatti, esistono piattaforme proprietarie che non vengono utilizzate in altri Paesi. La piattaforma social più diffusa in Russia è VKontakte. Si tratta di una versione russofona di Facebook che è utilizzata per lo più nelle più grandi città della Federazione.
Pur trattandosi di un territorio vastissimo e di un bacino di utenza molto importante, quello della federazione russa risulta essere un pubblico complicato da studiare ed analizzare: si tratta di un fenomeno demografico particolare. La Russia non è mai stata un Paese omogeneo. Ci sono zone molto diverse tra di loro dal punto di vista culturale e linguistico.
C’è chi è rimasto legato alle tradizioni locali e chi, più istruito e più poliglotta, ha ceduto al fascino occidentale: se si analizzano i dati di navigazione social di città come Mosca o San Pietroburgo ci si rende conto di un dato molto importante. Nelle città più occidentalizzate gli utenti conoscono bene la lingua inglese e preferiscono utilizzare Meta e piattaforme affini.
Se invece ci si sposta in zone più rurali, la popolazione preferisce utilizzare il russo anche per navigare in rete e predilige le piattaforme proprietarie della Federazione.
Come in tutti i Paesi del mondo, anche qui ci si divide quindi tra conservatori della tradizione e progressisti. Più semplicemente, quello che spinge gli utenti da una parte o dall’altra della barricata è una questione generazionale: i cittadini meno giovani magari non sono stati investiti dalla globalizzazione e preferiscono perciò non utilizzare le piattaforme diffuse in occidente.
Niente è come Instagram
Creare piattaforme proprietarie non ha salvato completamente i cittadini russi dal blocco dei social di questi giorni. Se per sostituire Facebook basterà utilizzare VKontakte, nessuno aveva finora mai pensato di creare una piattaforma simile ad instagram.
Se è vero che la popolazione adulta tende ad utilizzare meno questo social, è anche vero che molti giovani si trovano tagliati fuori da un mondo per loro molto importante che diventa spesso una fonte importante di guadagno. ma
Blogger, influencer, content creator, ma anche gli stessi marketers si trovano improvvisamente senza lavoro.
Per non bloccare completamente una parte importantissima dell’economia del Paese, si è pensato subito di correre ai ripari creando una app made in Russia che abbia la stessa funzione del social del gruppo Meta. Si chiama Rossgram e sarà possibile utilizzarla da Aprile.
Blogger influencer e affini avranno accesso da subito all’app, in modo da non perdere di vista i loro contenuti adv.
Gabriella Avallone 17/11/2021
Il ruolo della SMO nei social media
Scopriamo cosa si intende per SMO e come funziona per sfruttare al meglio i canali social.
SMO sta letteralmente per “Social Media Optimization” e come si può intuire dal suo nome serve proprio ad ottimizzare i Social Media (Instagram, Facebook, Twitter, Pintarest, Tik Tok ed altri). Proprio come una delle funzioni della SEM, SEO e SEA, la SMO serve a far conoscere al meglio la propria realtà attraverso i social, sito web e quindi valorizzando prodotti e servizi offerti per puntare ad un drastico aumento delle vendite.
Che cos’è la Social Media Optimization
Possiamo considerarla come un processo di miglioramento proprio per quanto riguarda la relazione tra il sito web o sito e-commerce e la relativa pagina social. Tutto ha come sempre lo scopo di aumentare la Brand Awareness, quindi la consapevolezza dagli utenti nei confronti del brand. Un buon lavoro svolto in questo campo è complementare a quello di SEO fatto per il sito web, solo che stavolta si punta al link popularity, quindi sull’interazione e le condivisioni per ottenere sempre più visibilità.
Se sfruttata al meglio la SMO porta proprio ad ottenere il risultato più sperato per chi vende online: diffondere il proprio sito web e aumentare il portafoglio clienti.
Ecco cosa genera la SMO:
- Migliora la reputazione del brand
- Aumenta l’Engagement, aiuta l’interazione e visualizzazione
- Aumenta follower e clienti fidelizzati
Ogni social ha le sue caratteristiche come linguaggio da utilizzare e orari per postare. Per avere le giuste competenze andrebbe prima fatto uno studio delle pagine social, la conoscenza delle piattaforme è fondamentale, ovviamente non dal punto di vista di un utente che vuole passare il tempo ma di chi vuole farci business.
Un altro ottimo modo per riuscire in questi settore potrebbe essere quello di seguire le pagine che già fanno questo tipo di lavoro sui loro canali e provare a capire come agiscono. Studiandoli è possibile capire quando postano, che tipi di contenuti, come rimandano al proprio sito web, se scrivono in chat, se fanno collaborazioni, come si muovono sotto i saldi.
Naturalmente non tutti i tipi di business possono farsi conoscere tramite i social, bisogna sempre far conto sul fatto che i social vengono utilizzati per distrarsi e non per pensare, quindi bisogna capire che dall’altra parte nessuno vuole ricevere pubblicità, piuttosto vuole intrattenersi guardando qualcosa di bello, interessante o simpatico.
La figura professionale che può occuparsi di tutto questo è proprio il Social Media Manager (SMM), il quale potrà stabilire una precisa strategia d’azione per una pubblicazione efficace.
Perché si punta tanto sulla Social Media Optimization?