Interessi di acquisto e novità sulle vendite online in Europa
Vediamo quali novità ci sono in merito agli acquisti online negli ultimi anni 2020/2021.
Gabriella Avallone 26/10/2021 0
Ci è stato possibile accedere alle statistiche del portale Idealo.it, per comprendere gli andamenti di mercato e gli interessi degli utenti relativi a determinati prodotti, prezzi, paesi piuttosto che altri.
Sappiamo che le principali motivazioni per cui un compratore decide di acquistare online è il prezzo, uno dei driver principali che guida gli utenti verso l’acquisto online, perché spesso più vantaggioso rispetto agli shop fisici. La miriade di offerte, la possibilità di avere più shop in un’unica pagina sicuramente aggiunge un valore aggiunto alla compravendita tramite e-commerce.
Gli interessi di acquisto online 2020/2021
Abbiamo visto com’è mutata la richiesta post pandemia o comunque come ne è stata influenzata negli anni passati. Attualmente sembra che il consumo stia preferendo gli interessi di sempre e pertanto tra i prodotti più forti vede in crescita gli strumenti tecnologici, abbigliamento e cibo per quanto riguarda gli ordini in delivery.
Questo naturalmente per quanto riguarda gli interessi degli utenti sembra abbiano la propensione a vendere in altri paesi mentre preferiscano acquistare principalmente dall’Estero ed in particolar modo dalla Germania.
Mentre per quanto riguarda gli shop italiani pare preferiscano vendere in tutta Europa, in particolare in Inghilterra, Francia, Germania.
L’offerta degli e-shoppers italiani vede in prima linea puntare su categorie come: moda e accessori, mangiare e bere, sport e outdoor, utilizzo prodotti tecnologici.
Ma veniamo ai numeri:
- L’85% degli utenti acquista almeno una volta al mese ed è un dato del 5% più alto rispetto all’anno precedente.
- Più persone cercano la comparazione prezzi rispetto agli scorsi anni per vedere qual è il prodotto più conveniente tra tutti in mercato.
- Oltre il 50% di persone mostra ancora un comportamento ibrido rispetto agli acquisti quindi sia online che offline. Anche se dopo la quarantena il tasso di vendite online è decisamente in aumento.
- Il mobile continua ad essere molto utilizzato per quanto riguarda la comparazione dei prezzi. Regione per regione si vede che in Italia ai primi posti emergono il Lazio e Lombardia a fare comparazioni di prodotti da smartphone.
Le Categorie principali rispetto lo scorso anno sono:
- Telefonia
- Scarpe come sneakers
- Disinfettanti (Da Marzo 2020)
- Piscine gonfiabili (Aprile, Maggio, Giugno e Luglio 2020 e 2021)
- Televisori e frigoriferi (2021)
Ecco quali sono stati invece i prodotti più cliccati
L’acquisto dei monopattini elettrici sarà stato influenzato anche dal bonus disponibile ma si è trattato di un acquisto che tornava utile anche a chi, sprovvisto di bonus, non se la sentiva ancora di prendere gli affollati mezzi pubblici.
Fifa è il prodotto più ricercato al momento! Playstation 5 e scarpe da sport si alternavano in base ai provvedimenti regionali che venivano presi in tempi di lockdown.
Durante il Black Friday invece è emerso che le tute sportive è un settore in aumento, un dato questo influenzato anche dalla pandemia ma nonostante ciò i prodotti che gli shop tendono a spingere di più in quel periodo appartengono sempre al mondo dell’elettronica.
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Gabriella Avallone 28/12/2020
Gli spot di Natale 2020 durante il Covid
Lo sappiamo ormai tutti che la pandemia ha causato gravi conseguenze, oltre che sul campo medico-sanitario anche sull’economia dei paesi. In particolar modo anche in relazione alle ricorrenze e le festività, che solitamente registravano i più alti numeri in termini di consumo. Di fronte agli effetti della pandemia sui consumi, vediamo allora quali sono state le strategie di marketing delle più grandi multinazionali.
Ecco quali sono stati gli spot di Natale 2020:
Coca-Cola:
Coca-Cola è sempre stata un’azienda attenta alla pubblicità ed in particolar modo alle emozioni che intendeva comunicare. Per quest’anno ha deciso di affidare le sorti dello spot al regista Taika Waititi, che ha diretto anche diversi film di successo, tanto da aggiudicarsi nel 2020 l’Oscar ed il premio Bafta per la migliore sceneggiatura di Jojo Rabbit.
La storia dello spot racconta di una bambina e di suo padre, che si sposta per lavoro. Prima di partire la figlia gli consegna la lettera per Babbo Natale, così inizia la sua rocambolesca avventura per riuscire a consegnarla. Solo alla fine dello spot emerge chiaro il messaggio, ovvero un invito a pensare alle cose semplici. Difatti, una volta aperta la lettera, il padre si accorge che l’unica cosa che sua figlia desiderava era che lui tornasse a casa in tempo per il Natale. A guidare il grande camion rosso, naturalmente brandizzato Coca-Cola che lascerà a casa il padre è Babbo Natale.
“This Christmas, give something only you can give”.
Disney:
Coca-Cola non è stata l’unica a puntare sulla potenza del legame familiare. Un’idea simile viene anche alla Disney, con lo spot di Natale 2020 che evoca ricordi ed emozioni legate alla famiglia. Si tratta di uno spot animato, che parte nel 1940 per poi tornare in epoche più recenti. In un richiamo continuo a ricordi di tempi diversi, un peluche a forma di topolino indicherà il legame che viene tramandato da generazioni e che in questo caso vede protagoniste la nonna e la sua nipotina. Affetto, tradizione, l’importanza di tramandare i ricordi verso le nuove generazioni, anche attraverso oggetti che possono sembrare semplici ed insignificanti. “From our family to your” è il messaggio che appare alla fine dello spot, nel tentativo di far sentire i consumatori parte della grande famiglia Disney ma anche di rafforzare il legame con i propri familiari attraverso piccoli ma significativi gesti.
WWF:
Lo spot del WWF per Natale pone l’accento sulla drammatica situazione relativa agli habitat degli animali, in questo modo prendendo ad esempio un grande elefante. Lo spot è in bianco e nero, vede protagonista una ragazza, che dopo aver finito la sua lezione di musica, uscendo di casa, nota qualcosa di strano, come auto ribaltate, lampioni che si muovono. Continuando a camminare si imbatte in un grosso pachiderma all’interno di un campo da basket, quindi decisamente fuori dal suo habitat naturale. Il messaggio che viene citato per sensibilizzare è: “We would be lost without a home”. Let’s protect theirs”. Inoltre sul proprio sito il WWF ha sottolineato più volte la necessità di tutelare i lavoratori, tenendoli a casa e quindi tutelarli dalla pandemia in atto.
Amazon:
Amazon coglie a pieno il problema delle limitazioni derivanti dalle misure anticontagio nel suo spot. Un aspetto che tra le tante cose è stato uno dei punti a favore del marketplace, al quale proprio quest’anno in molti si sono affidati per far recapitare i regali a casa di familiari ed amici. La pubblicità mostra una ragazza che non può più fare danza in presenza di alcune compagne e la competizione alla quale avrebbe dovuto prendere parte viene cancellata a causa del Covid. Però come dice il messaggio dello spot “The show must go on” soprattutto in un periodo come questo, così grazie ai familiari e vicini amici e, naturalmente il contributo di Amazon, riesce ad esibirsi.
Tiziana Troisi 18/02/2021
Bonus pubblicità 2021
La crisi sanitaria e commerciale ha messo in ginocchio molti settori. Uno di questi, anche se non lo avremmo mai pensato è sicuramente quello pubblicitario. In un momento in cui nelle città tutto era silenzioso e serrato, la pubblicità televisiva non ha portato il risultato sperato.
Molte aziende hanno provato a rialzarsi sfruttando il potenziale pubblicitario dei social network e in generale di internet. È li che le interazioni si sono spostate in massa durante il lockdown.
Proprio analizzando questo forte cambiamento nel mondo pubblicitario, il Governo ha deciso di emanare un Bonus Pubblicitario per il 2020, che è stato confermato anche per il 2021
Vediamolo nel dettaglio.
Bonus Pubblicitario: come funziona
Il bonus pubblicitario 2021 ha come obbiettivo principale l’incentivo all’utilizzo di tecniche di digital marketing.
Si tratta di un credito d’imposta ( un anticipo delle spese da sostenere nel corso dell’anno) pari al 50% degli investimenti in programma.
Possono accedervi aziende e professionisti che abbiano intenzione di investire in pubblicità su giornali cartacei o online. A differenza del 2020, sono esclusi dal provvedimento i fondi investiti in spazi televisivi.
Un modo per spingere le aziende ad abbandonare i vecchi canali?
Il bonus pubblicitario 2021 copre una spesa massima di 50 milioni l’anno. Si può presentare domanda di adesione fino al 31 Marzo 2021.
A muoversi per incentivare l’utilizzo dei canali digitali non è stato solo il governo. Nel corso dell’anno precedente molti colossi della comunicazione digitale hanno stanziato fondi per sostenere la pubblicità in rete.
Fondi Facebook Ads
Facebook, per esempio, per il 2020 ha creato un fondo di Sostegno per le PMI: 100 milioni di dollari da distribuire in 30 Paesi. I fondi sono stati accreditati alle aziende aderenti all’iniziativa che si sono dimostrate meritevoli. Questi crediti, spendibili in Facebook Ads, sono scaduti il 31 Dicembre 2020
Non si hanno ancora informazioni su un eventuale rinnovo dell’iniziativa anche per il 2021.
Per rimanere aggiornati consultate la sezione domande frequenti di Facebook.
Tik Tok Advertising
Ammettiamolo: quando Tik Tik si è diffuso in maniera capillare sui cellulari di giovani e meno giovani, non ci avreste scommesso per nulla. E invece no: i piccoli video di 15 o 60 secondi si sono rivelati un canale fortissimo per una pubblicità che non fosse troppo invasiva ma colpisse nel segno.
Anche Tik Tok, nel pieno della pandemia ha deciso di aiutare le piccole medie imprese: è stato istituito un fondo che restituisse l’equivalente della cifra investita in pubblicità. Piccolo ma non trascurabile dettaglio: potevano accedere al fondo solo le aziende con almeno 100 mila clienti.
L’istituzione di questo fondo è stata solo l’ultimo tassello della trasformazione del social cinese in un importante nodo del social media marketing: poco prima era stata lanciata la piattaforma Tik Tok ads Manager, per aiutare le aziende a gestire tutto in maniera più intuitiva
Non è stato ancora confermato il rinnovo del fondo pubblicitario per il nuovo anno, ma visto il successo, siamo fiduciosi.
Google Ads
Dopo aver appreso di queste iniziative, sorge spontanea una domanda: come promuovere online le aziende che per una scelta interna non utilizzano i social?
Ci sono brand il cui target sono persone che non hanno molto appeal con i social o non utilizzano uno smartphone. Persone meno giovani magari, il cui utilizzo di internet si limita alle ricerche sul web.
Tranquilli, a loro ci ha pensato Google: il famosissimo motore di ricerca ha ricaricato gratis i conti degli account delle aziende già attive su Google Ads, la piattaforma di Google dedicata alla pubblicità.
340 milioni di dollari distribuiti sugli account Google Ads di tutto il mondo. Sembrava uno scherzo, ma era tutto vero. I crediti si sono poi azzerati il 31 Dicembre 2020.
A parte il Bonus governativo, già confermato, tutte le altre iniziative descritte sono ancora in forse. Si sarà trattato di un evento sporadico? Certo è che incentivi di questo tipo, se ripetuti, potrebbero rendere più facile la strada verso la digitalizzazione delle piccole medie imprese. Nel nostro Paese sono ancora pochissime le aziende in grado di comprendere e sfruttare il potenziale della rete.
Per restare aggiornati sul mondo della pubblicità digitale e tanto altro, seguite le nostre pagine.
Gabriella Avallone 21/10/2020
Instagram for Business: le campagne da provare
Negli anni tutte le pianificazioni delle più importanti aziende passano per il social considerato uno dei più gettonati del momento: Instagram. Instagram è da sempre stato il social della comunicazione visiva per eccellenza, con foto di impatto e brevi video emozionali.
Instagram è un social che ha avuto molto successo e a dimostrarlo sono i dati statistici che mostrano un guadagno pari agli 8, quasi 9, miliardi di dollari nelle tasche di Zuckerberg. Questo accadeva già nel 2018, si pensi che ad oggi nel 2020, 30% di queste entrate provengono dagli investimenti pubblicitari.
Come cambia la pubblicità sul social:
Instagram nasce come luogo dove condividere foto, poi sembra andato sempre più a favore degli obiettivi di marketing, con le stories, le dirette ed ora anche le IG, per dare ancora più opportunità agli inserzionisti. Ma perché ad oggi Instagram si è aggiudicato il primato tra i social per la possibilità di fare advertising?
Scopriamolo subito!
1) I post sponsorizzati:
Collegando il profilo Instagram aziendale a Business Manager di Facebook sarà possibile gestire le campagne sponsorizzate. È proprio tramite questo strumento che sarà possibile crearle in modo creativo e allo stesso tempo gestirle i dati e monitorarne le analisi.
Post a raccolta:
2) Un solo post non basta per tutti! Per chi possiede un negozio e-commerce ad esempio sarebbe più facile mostrare più di una scelta presente in negozio ad esempio. Proprio per questo motivo che nasce la possibilità di usufruire del formato raccolta su Instagram. In modo da poter strutturare la campagna con un layout a forma di griglia dove è possibile inserire almeno tre degli articoli sotto l’immagine principale scelta per la campagna.
3) Le stories:
L’80% degli utenti Instagram sono attivi e pubblicano costantemente stories. Il traffico generato dalle stories è tantissimo. Sicuramente a molti di voi sarà capitato di trovarsi a guardare una ads story, quindi sponsorizzata, mentre passa da un account ad un altro.
Molto spesso queste stories sono accompagnata dallo swipe up che consente all’utente, scorrendo verso l’alto, di accedere in modo diretto al sito o alla pagina prodotto dell’articolo in riferimento. La story rappresenta tra l’altro un attimo modo di fare storytelling, di raccontarsi, mostrando agli utenti la storia o il carattere, il tono, la mission, che si intende far trasparire al proprio brand. Per questo dietro la story dovrà esserci un pensiero sempre ragionato e coerente.
Video Ads:
4) Cosa dire su i video ads? Rispetto ad una foto sponsorizzata, consente di ottenere un tasso di visualizzazioni molto più alto rispetto agli altri formati. Solitamente il tempo massimo di durata per un video arriva a 60 secondi, che fungono da veri e propri teaser per incuriosire l’utente, concedendogli solo un assaggio, come il trailer di un film, per poi indirizzarlo su altre piattaforme per saperne di più, come Youtube o direttamente il proprio sito web.
IGTV:
5) Se l’idea è quella di pubblicare un video dalla durata più lunga e non sponsorizzato, è il caso di parlare delle IGTV. Questa funzione è molto utilizzata dagli influencer, perché anche se non sono promozionali, ottengono molto seguito. Ad esempio come credi che la popstar Rihanna abbia lanciato il suo personale marchio di make up, Fenty Beauty? Proprio tramite una IGTV.
Hai un brand e non sei ancora sicuro di investire in questo tipo di pubblicità? Condividi con noi le tue perplessità.