Local marketing sui social, come farlo
Imprese locali, con i social si trovano più clienti e di qualità!
Tiziana Troisi 19/11/2020 0
Anche se i social ti permettono di raggiungere chiunque in qualsiasi parte del globo, esiste anche la possibilità di utilizzarli per fare local marketing, ovvero per attrarre persone della zona presso il punto vendita.
Più del 50% dei consumatori utilizza il proprio smartphone per cercare un’attività in zona. Seleziona informazioni utili, recensioni e pareri in modo da poter scegliere in tempo reale dove recarsi.
Le parole chiave del mercato di riferimento e la città in cui si trova l’attività sono i criteri di ricerca più utilizzati. Il local marketing aumenta quindi la visibilità del negozio ed aumenta la possibilità di intercettare un target che si trova soprattutto nelle vicinanze.
Abbiamo già parlato delle differenze con il proximity marketing, oggi parliamo di quali strumenti offrano i social per promuovere le attività locali.
Attività locali e Facebook
Facebook ha da sempre un’attenzione particolare alle piccole e medie imprese, incluse le piccole attività locali. Uno dei primi strumenti forniti a questo settore è stata la realizzazione delle Pagine Facebook dell’attività con la vetrina virtuale, dove poter pubblicizzare prodotti e servizi.
Con la nascita del social advertising, Facebook fornisce ulteriori strumenti a pagamento per le attività locali, tra questi, le campagne pubblicitarie.
Tra gli obiettivi di una campagna, infatti, c’è anche quella di raggiungere le persone che potrebbero visitare la tua azienda usando l'obiettivo “Traffico nel punto vendita”.
Questo obiettivo ha lo scopo proprio di raggiungere le persone nelle vicinanze di uno o più dei tuoi punti vendita. Vediamo come funziona.
Campagna “Traffico nel punto vendita”
Attraverso la localizzazione dinamica potrai mostrare automaticamente alle persone inserzioni, mappe e inviti all’azione (CTA) personalizzate in base alla loro posizione rispetto al tuo punto vendita.
Inoltre, attraverso lo strumento di localizzazione dei punti vendita nativo, l’utente che trova la tua inserzione riesce a raggiungere il negozio senza dover uscire dall’inserzione stessa.
L'obiettivo “Traffico nel punto vendita” funziona anche su Instagram. Facebook Business consiglia di scegliere sempre i “Posizionamenti automatici” per le inserzioni in modo da aumentare il traffico nel punto vendita.
L’inserzione avrà in basso un bottone che fornirà le “indicazioni stradali” necessarie a raggiungerti. Comodo vero?
L’aspetto più importante è quello della definizione del pubblico. Oltre alla loro geolocalizzazione, fattore fondamentale per questo tipo di campagne, potrai inserire tutta una serie di aspetti demografici e legati ad interessi ed abitudini di consumo.
“Il pubblico personalizzato ti aiuta a raggiungere le persone con le inserzioni in base ai comportamenti, ad esempio persone che fanno acquisti nel punto vendita o persone che si sono iscritte alle newsletter tramite e-mail.” Come specifica Facebook stesso.
Fai local marketing sui social
Oltre ad attrarre clienti nel negozio fisico i social sono utilissimi strumenti di brand awareness. È molto importante, quindi, iniziare a costruire la tua presenza attraverso le Pagine Facebook, i profili Instagram aziendali o i profili WhatsApp aziendali.
Su tutte queste piattaforme, infatti, potrai specificare l'indirizzo del tuo punto vendita, i suoi orari e i modi migliori per raggiungerlo.
Non solo, ti consigliamo di creare offerte che possano incoraggiare le persone a visitare il tuo punto vendita. Facebook ti offre la possibilità di attirare nuovi clienti nella tua azienda attraverso le offerte. Puoi creare delle offerte gratuite ma potrai anche metterle in evidenza, successivamente, per raggiungere più persone.
Altro aspetto importante è l’uso della giusta call to action da selezionare per post o per il profilo aziendale, i pulsanti di call to action sulla tua Pagina, infatti, possono generare azioni molto diverse tra loro a seconda delle necessità:
· puoi invitare ad installare la tua app di shopping,
· invitare le persone a prenotare un servizio,
· aprire una conversazione su Messenger o Whatsapp,
· attivare il GPS in modo da fornire indicazioni stradali per raggiungere il tuo punto vendita con un semplice tap.
Social commerce
Non limitarti a vendere in negozio, cerca anche di ampliare le possibilità di chi ti segue. Offri ai tuoi clienti un modo semplice per visualizzare e acquistare direttamente da smartphone. Come? Attraverso gli shop di Facebook e Instagram. Se vuoi saperne di più ti consigliamo la lettura dei nostri precedenti post:
Le potenzialità di Whatsapp Business
I social possono aiutare molto la tua impresa locale, cosa aspetti ad ampliare i tuoi orizzonti ed anche…la tua clientela?
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Tiziana Troisi 24/06/2021
Video marketing, una strategia vincente
Le storie spopolano sul web, i video di Youtube sono sempre più seguiti. I fenomeni come gli instagrammer e gli Youtuber sono ormai diffusissimi!
Il video marketing è, quindi, il vero trend vincente del momento. Si tratta di un contenuto ricco di elementi:
· immagini
· audio
· testo
· musica
E riesce quindi a fornire un’esperienza più completa e coinvolgente.
Video marketing, che cos’è?
Il video marketing è una strategia di marketing basata sui video. Il contenuto filmato diventa il media attraverso il quale viene veicolato il messaggio pubblicitario.
Facile da fruire, ma anche da realizzare, oggi i video possono essere girati direttamente da smartphone e condivisi in tempo reale. Velocità ed immediatezza, caratteristiche assolutamente vincenti sul web!
Non solo, il contenuto video è versatile: può essere usato su più piattaforme, diviso, montato diversamente rappresentando così un investimento conveniente.
I numeri del video marketing
Il rapporto di Wyzowl, The State of Video Marketing 2020, è uno studio che rivela, numero per numero, tutta l’importanza del video marketing. Le percentuali di successo raggiunte da questo tipo di strategia sono alte e ogni marketer deve prenderle in considerazione.
Pensa che l'85% delle aziende ha fatto ricorso ai video per fare content di marketing nel 2020. Ben il 92% dei marketer la ritiene una strategia irrinunciabile. Quasi il 100% delle aziende che l’hanno messa in atto, intendono rifarlo in futuro.
Lato utente, i dati più importanti sono questi:
· Il 96% degli intervistati ha conosciuto meglio i prodotti attraverso i video
· Il 74% degli utenti ha dichiarato che un video di brand ha determinato una loro scelta di acquisto.
Ma l’informazione più importante viene dal ROI, il return of Investment del video marketing. Ebbene ben l’87% di chi ha fatto ricorso al video marketing ha riconosciuto che il video ha incrementato il proprio traffico web. Ben l'80% delle aziende, inoltre, ha visto un aumento delle vendite e l’89% ha affermato che genera un ROI soddisfacente.
Perché non si può non fare video marketing
Non fare video marketing significa vivere fuori dal tempo. Significa ignorare il desiderio degli utenti di conoscere il brand e i suoi prodotti attraverso le immagini, le storie e le atmosfere che sono un video sa evocare.
I video sono spesso una leva d’acquisto decisiva. Lo smartphone è ormai diventato un compagno di lavoro e di svago quotidiano, ed è da mobile, e soprattutto attraverso i social che questi contenuti vengono fruiti.
In Europa a vedere video da smartphone sono più del 69% rispetto al 2019, aumentando le visualizzazioni del 52% secondo il Global Video Index di Brightcove 2020.
Si tratta di percentuali che ci dicono una cosa sola: non si può fare a meno del video marketing.
Fare BENE video marketing
Fare video marketing è indispensabile, lo abbiamo capito. Questo però non vuol dire ìfarlo male o farlo a tutti i costi.
Per realizzare video efficaci è necessario attrezzarsi con gli strumenti giusti, realizzare un piano di comunicazione, adattare il contenuto ai diversi canali attraverso i quali si vuole veicolarli.
Inoltre, i video aiutano il posizionamento SEO: inserendo questi contenuti nella tua strategia riuscirai ad avere una migliore indicizzazione nei motori di ricerca. Google indicizza, infatti, i video pertinenti per la key ricercata e “premia” chi realizza video pertinenti e di valore.
Infin, fare viral marketing non significa altro che fare video marketing? Sono, infatti, i video il contenuto virale per eccellenza.
Basta considerare che oltre il 90% delle persone che guarda un video su smartphone lo condivide con altre persone quasi in tempo reale.
E non solo, i video sono condivisi 12 volte in più rispetto ad altri tipi di contenuto. Attenzione perciò a studiare al meglio i vostri contenuti video facendovi consigliare da un esperto marketer e da un bravo video maker. Solo così, farai BENE video marketing e raggiungerai grandi successi!
Tiziana Troisi 15/03/2022
Guerra e social: la Russia sbarra le porte alle app di Meta
Immagina di svegliarti una mattina e di non avere più la possibilità di accedere ai tuoi social preferiti: sarebbe un incubo vero? Eppure, è quello che è successo a milioni di utenti russi che si sono visti bloccare i loro account a tempo indeterminato.
Questa è solo una delle tante conseguenze del conflitto che negli ultimi giorni sta consumando le vite di milioni di cittadini europei. Una guerra crudele che attraverso i social si è fatta e si fa tutt’ora spazio servendoci da vicino immagini che nel 2022 non avremmo mai voluto vedere.
È forse proprio grazie a questa funzione di informazione e avvicinamento ad una verità non molto gradita, che i social di proprietà di Mark Zuckenberg, hanno visto sbarrarsi le porte digitali del Cremlino. Vladimyr Putin ha infatti vietato ai cittadini di utilizzare le piattaforme di proprietà Meta.
A salvarsi da questo blocco generale è solo Whatsapp che per il momento non è ritenuto pericoloso per l’integrità del Paese.
Secondo Putin Facebook e Instagram starebbero infatti attuando politiche troppo tolleranti e faziose che hanno permesso agli utenti di rivolgere liberamente insulti nei confronti del corpo militare e del governo russo.
Questo blocco ha di fatto vietato a milioni di utenti di accedere ai social network abitualmente utilizzati per tenersi in contatto con i propri familiari e amici. Il blocco più significativo dal punto di vista del marketing è sicuramente quello, recentissimo, di Instagram.
Senza poter utilizzare questo social, molte aziende con una fortissima copertura sul territorio si sono ritrovate infatti a perdere lead considerevoli.
Guerra e Russia: i dati di utilizzo dei social
In Russia sono 100 mila le persone che ogni giorno effettuano l’accesso ad internet utilizzando piattaforme diffuse in tutto il mondo, quali possono essere Google; Gmail o i social della famiglia Meta.
Si tratta di una perdita piuttosto importante ma non importantissima: approfondendo l’indagine sull’utilizzo dei social in Russia si scopre che la maggior parte dei cittadini preferisce utilizzare social media diversi rispetto a quelli più diffusi nella parte occidentale dell’Europa.
I social russofoni
In Russia infatti, esistono piattaforme proprietarie che non vengono utilizzate in altri Paesi. La piattaforma social più diffusa in Russia è VKontakte. Si tratta di una versione russofona di Facebook che è utilizzata per lo più nelle più grandi città della Federazione.
Pur trattandosi di un territorio vastissimo e di un bacino di utenza molto importante, quello della federazione russa risulta essere un pubblico complicato da studiare ed analizzare: si tratta di un fenomeno demografico particolare. La Russia non è mai stata un Paese omogeneo. Ci sono zone molto diverse tra di loro dal punto di vista culturale e linguistico.
C’è chi è rimasto legato alle tradizioni locali e chi, più istruito e più poliglotta, ha ceduto al fascino occidentale: se si analizzano i dati di navigazione social di città come Mosca o San Pietroburgo ci si rende conto di un dato molto importante. Nelle città più occidentalizzate gli utenti conoscono bene la lingua inglese e preferiscono utilizzare Meta e piattaforme affini.
Se invece ci si sposta in zone più rurali, la popolazione preferisce utilizzare il russo anche per navigare in rete e predilige le piattaforme proprietarie della Federazione.
Come in tutti i Paesi del mondo, anche qui ci si divide quindi tra conservatori della tradizione e progressisti. Più semplicemente, quello che spinge gli utenti da una parte o dall’altra della barricata è una questione generazionale: i cittadini meno giovani magari non sono stati investiti dalla globalizzazione e preferiscono perciò non utilizzare le piattaforme diffuse in occidente.
Niente è come Instagram
Creare piattaforme proprietarie non ha salvato completamente i cittadini russi dal blocco dei social di questi giorni. Se per sostituire Facebook basterà utilizzare VKontakte, nessuno aveva finora mai pensato di creare una piattaforma simile ad instagram.
Se è vero che la popolazione adulta tende ad utilizzare meno questo social, è anche vero che molti giovani si trovano tagliati fuori da un mondo per loro molto importante che diventa spesso una fonte importante di guadagno. ma
Blogger, influencer, content creator, ma anche gli stessi marketers si trovano improvvisamente senza lavoro.
Per non bloccare completamente una parte importantissima dell’economia del Paese, si è pensato subito di correre ai ripari creando una app made in Russia che abbia la stessa funzione del social del gruppo Meta. Si chiama Rossgram e sarà possibile utilizzarla da Aprile.
Blogger influencer e affini avranno accesso da subito all’app, in modo da non perdere di vista i loro contenuti adv.
Gabriella Avallone 28/12/2021
Prendersi una Pausa da Instagram: ecco come
Arriva la nuova funzione di Instagram take a break per ricordarci di prendere una pausa dal social quando davvero ci stiamo trascorrendo troppo tempo.
Instagram continua nel tempo a mostrare il suo interesse nel voler tutelare gli utenti della comunity. Mossa di marketing o reale interesse?
Instagram Take a Break
Tra le iniziative intraprese recentemente dal social come lo sticker per aggiungere i link esterni alle storie. Una funzionalità molto usata in particolar modo dai creator per far sentire la propria voce a supporto di un tema nello specifico, quasi sempre per questioni sociali, come l’uguaglianza, la giustizia. Ma torniamo invece alla questione che ci ha incuriositi di più, ovvero “Take a Break”. A quanto pare sarebbe stato lo stesso capo di Instagram il sig. Adam Mosseri, ad annunciare nemmeno un mese attraverso il suo profilo Twitter l’arrivo di una novità per tutti gli utenti di Instagram. Questa funzione verrà messa a punto per darci modo di alzare lo sguardo dallo schermo dello smartphone visti i recenti impressionanti sondaggi sul tempo che ormai si passa a scrollare la Home del social in questione. L’idea verrà battezzata come “Take a Break” e su alcuni dispositivi è già arrivata in fase di prova.
Ecco come funzionerebbe Instagram Take a Break
Sarà probabilmente come la notifica che già ci arriva riguardante i tempi di utilizzo ma ci consiglierà allo stesso tempo di svolgere attività differenti come ascoltare musica, fare esercizi di respirazione e mindfulness o scrivere una lista di cose da fare.
«Questa settimana abbiamo iniziato a testare una nuova funzionalità chiamata “Fai una pausa”» spiega Mosseri nel tweet a novembre e continua «L'attivazione di questo controllo ti consente di ricevere promemoria in-app per fare una pausa dopo un lasso di tempo a tua scelta”. Pare infatti, che sarà possibile abilitare questa feature e decidere se l'alert dovrà apparire ogni 10, 20 o 30 minuti di utilizzo continuativo di Instagram.
Non sarà nulla di definitivo, la funzione non imporrà nel caso pause rigorose ma è solo un semplice promemoria poiché basterà toccare il pulsante “Fatto” per metter via la notifica e continuare a utilizzare l'app senza alcun problema.
Ad oggi però non abbiamo ancora avuto notizie ufficiali riguardo il lancio definitivo dell’iniziativa. Potrebbe presto arrivare sui nostri dispositivi. Cosa ne pensi?