Marketing tradizionale e marketing non convenzionale. Quali differenze?

Come sono cambiate nel tempo le strategie di vendita

Marketing tradizionale e marketing non convenzionale

Tiziana Troisi 13/09/2021 0

Internet ha reso il marketing una materia ancora più complessa. Le nuove tecnologie hanno fatto sì che si moltiplicassero le strategie di vendita possibili. Così, accanto ai canali tradizionali, sono nati mezzi alternativi che hanno dato vita al cosiddetto “marketing non convenzionale”. Ma cos’è il marketing “convenzionale”? Si tratta di tutte quelle strategie di vendita tradizionali con le quali abbiamo convissuto fino a qualche decennio fa. La loro storia è strettamente connessa agli “old” media, leggiamo come…

Marketing convenzionale cos’è

Il marketing convenzionale è legato, come abbiamo detto, al mezzo utilizzato per diffondere il messaggio di vendita. Tv, radio, stampa, volantinaggio, cartellonistica ma anche fiere, sponsorizzazioni, porta a porta. Tutti i media tradizionali sono i canali ideali del marketing convenzionale che è legato ad una concezione della pubblicità anni ’60, data di nascita della pubblicità moderna. Si tratta di un tipo di comunicazione unidirezionale in cui il cliente è un semplice destinatario del messaggio. “Il marketing tradizionale è il processo di analisi, pianificazione, realizzazione e controllo delle decisioni riguardanti il prodotto, il prezzo, la promozione e la comunicazione al fine di creare scambi che consentano di conseguire gli obiettivi di individui e organizzazioni”. A dare questa definizione è stata la American Marketing Association nel 1988. Il paradigma delle 4P (Product, Price, Place, Promotion), considera il cliente come il target delle azioni di marketing volte a soddisfarne i desideri e i bisogni. 

Definiamo il marketing non convenzionale

Andando avanti nella nostra analisi della dicotomia marketing convenzionale e marketing non convenzionale, dobbiamo provare a definire quest’ultima strategia. Facendo ricorso a quella fornita da GlossarioMarketing.it  possiamo dire che “nel marketing non convenzionale rientra ogni azione promozionale che prevede l’impiego di soluzioni alternative, e generalmente anche più economiche, rispetto alla classica pubblicità tabellare che contraddistingue il mass marketing”. In questa descrizione si contrappongono le tecniche di vendita tradizionali alle nuove anche dal punto di vista economico. Nel corso degli anni ’80, con la nascita delle tv commerciali, l’azienda inserzionista doveva, infatti, confrontarsi con i concessionari discutendo di cifre sempre più alte. Il web ha cambiato completamente le carte in tavola fornendo strumenti e canali alternativi a disposizione di tutti. Grandi e piccole imprese. Non servono dunque grandi budget per una strategia di marketing non convenzionale, bensì tanta creatività!

Marketing non convenzionale, alcuni esempi

Tra le strategie di vendita “non convenzionali” che potremmo portare ad esempio ci sono:

  • Il viral marketing
  • Il guerrilla marketing
  • Il buzz marketing
  • L’influencer marketing

Il marketing virale è una strategia di vendita basata su tecniche di comunicazione innovative che presenta i prodotti al pubblico in maniera alternativa. Si tratta di un tipo di marketing in cui il messaggio di vendita prevede un andamento “esponenziale”. Video e immagini di impatto, infatti, si diffondono in maniera massiccia facendo leva soprattutto sulle emozioni.

Il guerrilla marketing mette insieme diverse forme di marketing per arrivare al cliente in maniera, appunto, “non convenzionale”. Questa strategia ha molteplici ed infinite manifestazioni, per cui dare una definizione univoca può essere riduttivo. “L’investimento maggiore nel guerrilla marketing si basa sul tempo, l’energia, l’immaginazione e le informazioni anziché sul denaro” scriveva Jay Conard Levinson. Installazioni e performance possono essere alcuni esempi di questa strategia.

Fare Buzz marketing, invece, significa innescare un passaparola sul web perché si crei attesa, curiosità, interesse. Video teaser ed unboxing sono alcune espressioni di questo “buzz” del web. Spesso ad innescare il passaparola è proprio un influencer.

L’Influencer marketing, infatti, è una forma di marketing che si basa sull’identificazione di figure in grado di generare influenza sugli utenti. I post, le foto su instagram e le stories, sono i contenuti più utilizzati da questi personaggi per promuovere brand e aziende dietro compenso.

 

Marketing convenzionale e marketing non convenzionale, scopriamo di più

Leggendo di marketing convenzionale e marketing non convenzionale c’è una tecnica che ti ha particolarmente incuriosito? Continua a seguire il nostro blog per leggere articoli sempre aggiornati sull’argomento.  Proponici tu il tema del prossimo post nei commenti!

Potrebbero interessarti anche...

Gabriella Avallone 29/06/2021

Inserzione pubblicitaria attraente: ecco come

Sempre più importante che l’investimento pubblicitario porti i suoi frutti in termini economici. Per cui vediamo insieme come fare:

 

Come rendere il più attraente possibile un’inserzione pubblicitaria

 

Iniziamo col capire quali strumenti possono esserci d’aiuto. Se parliamo di inserzioni pubblicitarie non possiamo non citare il CTR, ovvero l’acronimo di “Click Through Rate”. Questa metrica indica la percentuale di persone che hanno cliccato o hanno interagito in qualche modo con la nostra inserzione.

Fantastico no? In questo modo è possibile capire immediatamente se il nostro annuncio sta attraendo l’attenzione del pubblico e quindi se sta funzionando o meno.

 

In particolar modo viene utilizzata per misurare il rendimento delle parole chiave e degli annunci, quindi anche delle schede di prodotto (Ranking dell’annuncio). Se il CTR è elevato vorrà dire che stai avendo un buon riscontro sia sul tuo prodotto/servizio che sulla rete che stai utilizzando.

 

Che cos’è il CTR (Click Through Rate):

 

-       Il CTR è il numero di clic ricevuti dal tuo annuncio diviso per il numero di volte in cui l'annuncio viene visualizzato: clic ÷ impressioni = CTR. Ad esempio, se hai 5 clic e 100 impressioni, allora il CTR è pari al 5%.

-       Ognuno dei tuoi annunci, le schede e parole chiave hanno il proprio CTR, che ti verrà mostrato nell’account.

-       Un CTR elevato è un buon indicatore del fatto che gli utenti trovano annunci e inserzioni utili e pertinenti.

 

Ecco allora alcuni pratici consigli per aumentare il CTR:

 

-       Impostare uno sfondo colorato: solitamente, quando si carica un’inserzione pubblicitaria, è preferibile non utilizzare sfondi bianchi o troppo chiari. I contenuti rischierebbero di essere confusi tra i milioni di contenuti pubblicitari e con lo stesso sfondo della Home. Opta per qualcosa di colorato e vistoso.

-       Impostare l’immagine a sinistra: è sempre consigliato caricare l’immagine a sinistra. Perché se conosciamo un minimo le abitudini dei social addicted, sappiamo di certo che tenderanno a scrollare dal cellulare con la mano destra, per cui la parte sinistra è più visibile. Ma non solo! Anche con i testi è preferibile impostarli da sinistra verso destra, noi occidentali siamo abituati a leggere così. In questo modo il messaggio sarà più immediato.

-       Punto focale: dopo aver catturato l’attenzione, l’immagine dovrà guidare verso il secondo elemento fondamentale, ovvero il testo. Il testo dovrà far capire di cosa si tratta in modo chiaro e coinciso.

-       Utilizzare un formato verticale: il post sarà più efficace se riuscirà ad occupare più spazio sullo schermo dello smarphone degli utenti mentre stanno scrollando il feed.

 

Se si pensa che l’inserzione, come il marketing del resto, hanno come punto centrale le persone, sarà più facile trovare fare una pubblicità adatta a catturare la loro attenzione.

Quindi altro aspetto fondamentale è studiare bene il buyer persona prima di iniziare la tua strategia.

Non dimenticare mai di comprendere i bisogni ed i punti di forza che potrai utilizzare per mettere a punto la tua inserzione.

 

Leggi tutto

Gabriella Avallone 07/04/2021

I trend di mercato per un'azienda sostenibile

Essere sostenibili sta diventando un trend positivo per le aziende. Tra i tanti fattori che influenzano i cambiamenti dei consumi, sicuramente la pandemia da Covid è una di quelle, perché a portato a scoprire nuove esigenze. In particolar modo sono stati evidenziati trend destinati a modificare il mercato globale come:

 

-       La ricerca di prodotti salutari per il proprio benessere;

-       Empowerment collettivo, ovvero una richiesta di equità in termini di diritti, comunità e cultura;

-       Sostenibilità: sempre più persone hanno una maggiore consapevolezza dei danni recati all’ambiente, dagli spazi in cui vivono al posto di lavoro. Inoltre si cerca sempre di più una maggiore trasparenza dei marchi e dei processi di lavorazione e fruizione di alcune aziende e multinazionali.

 

Il processo di sostenibilità all’interno delle imprese è piuttosto impegnativo, questo percorso infatti una volta intrapreso andrà ad abbracciare ogni area della filiera produttiva. Dall’attenzione alle emissioni dannose per l’ambiente, alle scelte delle materie utilizzate, ai prodotti finali e macchinari fino ai trasporti.

 

La sostenibilità rappresenta il megatrend del momento. Anche se si pensa al settore del food o alla spesa quotidiana, che tende ad orientarsi verso una richiesta di prodotti sempre più freschi, magari a kilometro zero e biologici.

 

Vediamo quali sono gli aspetti fondamentali per diventare sostenibili:

 

Autenticità

Il percorso di sostenibilità e la comunicazione ad esso relativa, devono trovare reale riscontro nell’azienda. La sostenibilità si realizza con i fatti poi con una comunicazione. L’azienda deve puntare alla fruibilità dei messaggi del processo evolutivo destinati sia al target di riferimento che agli stakeholders e non a costruire qualcosa di artificioso attraverso pubblicità e sponsorizzate.

 

Pertanto altro aspetto fondamentale di questo processo è la trasparenza, la comunicazione della sostenibilità non può correre il rischio di perdere di credibilità ed autorevolezza. Un segreto è non nascondere gli aspetti dove si è ancora un po’ lacunosi e per i quali esiste un work in progress, se tutto avviene in modo trasparente, non vi saranno problemi. Non bisogna dimenticare che un business a impatto zero non esiste.

 

Informazioni

L’accesso alle informazioni è un aspetto che non va mai sottovalutato, in particolar modo i dati relativi alla comunicazione della sostenibilità aziendale devono poter essere dimostrabili e messi al servizio dei clienti, che in tal modo potranno sentirsi liberi di approfondire i temi relativi al processo aziendale. Ed anche in questo caso non bisogna aver paura di essere criticati, la sincerità ripaga sempre.

 

Continuità

La comunicazione della sostenibilità taglia trasversalmente tutta l’azienda e coinvolge molti parametri. Per essere credibile, l’azienda dovrà comunicare a tutti gli ambiti di rispettare gli standard di eccellenza imposti. Questo processo è sicuramente il più lungo e richiede un impegno costante, un monitoraggio quotidiano e la voglia incessante di innovazione.

 

Concretezza

I clienti ormai sono più attenti, inutile credere che un packaging di colore verde possa immediatamente far capire al consumatore che si stia trattando di un prodotto che rispetta l’ambiente. È necessario che l’azienda abbia un suo storico, si faccia conoscere, non solo attraverso la confezione o la pubblicità accattivante ma tramite numeri reali.

 

Questo si ricollega anche all’autorevolezza che l’azienda acquisisce nel tempo tramite una comunicazione mirata che punti a far conoscere i reali andamenti dei processi produttivi in modo chiaro e misurabile. Questa è la garanzia più importante che si può ottenere.

 

Coerenza

La coerenza dei messaggi pubblicitari è sicuramente un aspetto da non sottovalutare, oltre al punto di vista estetico, per comunicare il proprio impegno verso l’ambiente, bisogna pensare in modo non convenzionale, quindi ad esempio evitando l’uso di carta e plastica. Puntando piuttosto al riciclo, al rispetto delle materie prime e alla fiducia del consumatore.

 

Leggi tutto

Gabriella Avallone 26/10/2021

Interessi di acquisto e novità sulle vendite online in Europa

Ci è stato possibile accedere alle statistiche del portale Idealo.it, per comprendere gli andamenti di mercato e gli interessi degli utenti relativi a determinati prodotti, prezzi, paesi piuttosto che altri.

 

Sappiamo che le principali motivazioni per cui un compratore decide di acquistare online è il prezzo, uno dei driver principali che guida gli utenti verso l’acquisto online, perché spesso più vantaggioso rispetto agli shop fisici. La miriade di offerte, la possibilità di avere più shop in un’unica pagina sicuramente aggiunge un valore aggiunto alla compravendita tramite e-commerce.

Gli interessi di acquisto online 2020/2021

Abbiamo visto com’è mutata la richiesta post pandemia o comunque come ne è stata influenzata negli anni passati. Attualmente sembra che il consumo stia preferendo gli interessi di sempre e pertanto tra i prodotti più forti vede in crescita gli strumenti tecnologici, abbigliamento e cibo per quanto riguarda gli ordini in delivery.

Questo naturalmente per quanto riguarda gli interessi degli utenti sembra abbiano la propensione a vendere in altri paesi mentre preferiscano acquistare principalmente dall’Estero ed in particolar modo dalla Germania.

 

Mentre per quanto riguarda gli shop italiani pare preferiscano vendere in tutta Europa, in particolare in Inghilterra, Francia, Germania.

 

L’offerta degli e-shoppers italiani vede in prima linea puntare su categorie come: moda e accessori, mangiare e bere, sport e outdoor, utilizzo prodotti tecnologici.

 

Ma veniamo ai numeri:

 

  • L’85% degli utenti acquista almeno una volta al mese ed è un dato del 5% più alto rispetto all’anno precedente.
  • Più persone cercano la comparazione prezzi rispetto agli scorsi anni per vedere qual è il prodotto più conveniente tra tutti in mercato.
  • Oltre il 50% di persone mostra ancora un comportamento ibrido rispetto agli acquisti quindi sia online che offline. Anche se dopo la quarantena il tasso di vendite online è decisamente in aumento.
  • Il mobile continua ad essere molto utilizzato per quanto riguarda la comparazione dei prezzi. Regione per regione si vede che in Italia ai primi posti emergono il Lazio e Lombardia a fare comparazioni di prodotti da smartphone.

 

Le Categorie principali rispetto lo scorso anno sono:

  • Telefonia
  • Scarpe come sneakers
  • Disinfettanti (Da Marzo 2020)
  • Piscine gonfiabili (Aprile, Maggio, Giugno e Luglio 2020 e 2021)
  • Televisori e frigoriferi (2021)

 

Ecco quali sono stati invece i prodotti più cliccati

 

 

L’acquisto dei monopattini elettrici sarà stato influenzato anche dal bonus disponibile ma si è trattato di un acquisto che tornava utile anche a chi, sprovvisto di bonus, non se la sentiva ancora di prendere gli affollati mezzi pubblici.

Fifa è il prodotto più ricercato al momento! Playstation 5 e scarpe da sport si alternavano in base ai provvedimenti regionali che venivano presi in tempi di lockdown.

 

Durante il Black Friday invece è emerso che le tute sportive è un settore in aumento, un dato questo influenzato anche dalla pandemia ma nonostante ciò i prodotti che gli shop tendono a spingere di più in quel periodo appartengono sempre al mondo dell’elettronica.

Leggi tutto

Lascia un commento

Cerca...