Viral marketing, cos'è e come funziona

Cosa succede quando il contenuto diventa contagioso?

Tiziana Troisi 20/08/2020 0

Quante volte in questi anni abbiamo sentito dire “quel video è diventato virale”, “quella foto è virale” e via discorrendo? Ma che cos’è veramente il viral marketing? Perché è una strategia utile e come creare campagne veramente virali? Rispondere a tutti questi quesiti non è facile ma proviamo a farlo in questo nuovo appuntamento con la rubrica “Inside marketing”. Approfondiamo un fenomeno del marketing nato con i social che permette in tempi rapidi di far conoscere un prodotto/servizio con una crescita esponenziale!

Cos’è il viral marketing

Il Viral marketing è una strategia di promozione di un prodotto o servizio, di un brand, di un evento che sfrutta il passaparola del web e la condivisione dei contenuti tra utenti. Esattamente come in un’epidemia nel marketing virale il contagio avviene da un individuo infetto che sia è già venuto a contatto con il contenuto di brand o il messaggio pubblicitario, a un individuo sano, secondo una curva di crescita esponenziale. Attenzione però a non confondere tutto quello che è di successo sul web per viral marketing. Appartiene a questa categoria solo la strategia di marketing che si basa sul fenomeno del buzz ovvero del passaparola. È solo il contenuto il vero “king” in questo caso, tutto l’investimento economico e creativo ruota intorno alla possibilità di creare una naturale shareability.

Quando un contenuto è virale

Quando si parla di contenuto virale si può fare riferimento a un messaggio che può avere le forme più diverse. I video, i meme, le GIF virali sono gli esempi più immediati di contenuti aziendali che diventano facilmente virali.  A renderli tali è soprattutto la loro immediatezza, la capacità delle immagini di suscitare emozioni e anche la facilità della condivisione di contenuti come questi. Volendo fare il punto sulle caratteristiche che un contenuto virale deve avere potremmo elencarne almeno tre:

·         Emozionante

·         Vicino

·         Visuale

La capacità di coinvolgimento richiesta da questo tipo di marketing è importante: non solo deve essere apprezzato ma anche condiviso e consigliato. Perché l’utente partecipi attivamente a questo processo deve sentirsi “toccato” nelle sue emozioni. Non solo, il contenuto è “vicino” quanto è più semplice immedesimarsi nell’immagine o nel video che verrà visualizzato.

Non solo immagini e video

Il viral marketing, però, non è solo foto e video. Possono essere virali anche installazioni fisiche e happening, tanto che una classificazione più rigida vede guerrilla marketing e ambient marketing come sottoinsiemi del viral marketing. Un esempio veloce? Le challenge lanciate dai personaggi famosi. Qui entra in gioco un altro fattore di cui parleremo più avanti, l’influencer marketing. Questa forma di vendita si basa sulla figura di un personaggio noto e sulle sue capacità di influenzare le scelte d’acquisto dei suoi follower. Il viral marketing può passare anche attraverso la spinta dell’influencer che può segnalare il contenuto al suo seguito e generale il buzz, di cui abbiamo detto prima, che permette poi la propagazione del “virus”.

Come funziona il viral marketing e perché usarlo?

Diverso dai soliti contenuti pubblicitari e più originale, il messaggio di una campagna virale si basa sull’effetto emotivo. Non si presenta come un messaggio smaccatamente commerciale e orientato alla vendita ma come un contenuto semplicemente godibile e gradevole. Si tratta, quindi, di una strategia che si sviluppa in due tempi. Solo successivamente, infatti, se si è raggiunto il target desiderato, il contenuto virale verrà condiviso spontaneamente e genererà un ricordo positivo. Sarà questo sentimento verso il brand a spingere all’acquisto di un prodotto/servizio o a generare brand awareness. Riuscire a realizzare un contenuto virale, però, non è semplice. È necessario conoscere il proprio pubblico e pensare per loro a qualcosa che li coinvolga a tal punto da volerlo condividere con la propria cerchia sociale!

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Paola Palmieri 09/01/2021

5 idee di marketing per aumentare le vendite durante i saldi

È ufficiale: lunedì partono i saldi periodo dell’anno tanto atteso da tutti. Questo è il momento giusto per concludere un acquisto che meditavamo da tempo e farci un regalo in più: non perdere l’occasione! Se sei un imprenditore poi ed hai un e-commerce non puoi tralasciare alcun elemento. La tua strategia deve essere ben strutturata e mirata per dare i suoi frutti in questo periodo. Vediamo come.

Nuovo anno, nuove opportunità

Se dicembre rappresenta tempo di bilanci, gennaio è un po’ per tutti un nuovo inizio, tempo di buoni propositi per affrontare l’anno con il piede giusto. C’è chi si ripromette di mangiar sano, chi di muoversi di più e così via. Cosa puoi fare tu con il tuo business? Offrire la soluzione giusta: fare in modo che il tuo prodotto o servizio si riveli utile e vada incontro a queste esigenze. Parola d’ordine: distinguersi, e questo vale ancora di più durante i saldi. Perché? Scopriamolo insieme.

Saldi! Saldi! Saldi!

Il traffico online durante il periodo dei saldi ha una forte impennata, tutti a cercare l’offerta perfetta e a portare a casa il risultato. Cavalca l’onda e sfrutta questo flusso di traffico a tuo vantaggio ma attenzione i clienti sono molto esigenti e tu devi dar loro ciò che cercano: sconti non vuol dire per forza vendite. Come procedere allora? Tante sono le idee e i consigli da seguire per ottenere i risultati tanto sperati: seguine alcuni.

 1.      Indirizza il traffico con social media e pubblicità

La prima cosa da fare è farti conoscere e fare in modo che potenziali acquirenti arrivino alla tua pagina. Per fare questo hai numerosi strumenti, i più validi sono la pubblicità e i social media: promuovi il tuo brand su Facebook (con Facebook ads), su Google (con Google ads) e su altri canali che il web ti offre.

 2.      Crea post sui social

Per aumentare le vendite poi devi curare molto la tua pagina social creando contenuti interessanti ed originali ma devi farlo per tempo, pianifica tutto almeno un paio di settimane prima dell’inizio dei saldi e questo per creare la giusta attesa, giorno dopo giorno. Deve essere chiaro quando iniziano i saldi e gli sconti che proponi.

3.      Utilizza i pop up

I pop up sono uno strumento prezioso durante i saldi se usati con parsimonia possono trasformare facilmente il traffico in lead. Usa un semplice pop up per informare i tuoi visitatori delle offerte in arrivo o in corso.

 4.      Rifai il look al sito

Il tuo sito di e-commerce deve rifarsi il look per l’occasione: un trucco davvero semplice per incrementare le vendite è quello in homepage di reindirizzare gli utenti verso le offerte in corso. Attirerai così più persone verso quel canale moltiplicando le possibilità di vendita. Cosa aspetti? Trascurare questo elemento sarebbe un vero e proprio autogol. Ricorda di rivolgerti ad un professionista del settore per offrire sempre un prodotto di qualità e mai banale.

5.      Campagne e-mail

Informa i tuoi abbonati dei saldi in arrivo, proponendo loro acquisti prima della partenza ufficiale e ingolosendoli con un canale privilegiato. E se qualcuno giunge al tuo e-commerce per la prima volta mette un prodotto nel carrello e va via? Usa le campagne e-mail e converti i tuoi contatti in nuovi clienti.

 

Con la lettura del nostro articolo speriamo tu abbia trovato l’idea giusta per far emergere e crescere il tuo business non solo durante i saldi. Sii sempre attento a cogliere le opportunità che il mercato ti offre e per qualche idea in più non esitare a scriverci nei commenti e a seguire il nostro blog di marketing e non solo.

 

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Tiziana Troisi 10/12/2021

Co-marketing natalizio: modi vincenti di fare rete

Finalmente è arrivato il periodo più bello dell’anno: luci per strada, abbuffate di buon cibo, vetrine addobbate di rosso, regali da scartare, amici a cui fare gli auguri.

Il Natale è la festa perfetta da passare con le persone che ami di più: costruire dei ricordi di ogni anno è importantissimo per ritrovare lo spirito vero di queste festività. C’è però un tasto dolente, quello che un po’ tutti viviamo durante le feste: è la domanda più difficile dell’anno dopo “Cosa facciamo a Capodanno?” e cioè: cosa regalare ai nostri cari per Natale?

In soccorso di chi parte con zero idee ogni anno, ci sono le offerte speciali pensate per le festività, che le aziende mettono in pratica proprio per agevolare gli acquisti dei ritardatari dell’ultimo minuto.

Per le aziende, in realtà, le festività natalizie sono un’occasione importantissima per raggiungere nuovi clienti e farsi conoscere da quella fetta di pubblico che non ha ancora raggiunto.

Cos’è il co-marketing

La cosa migliore da fare, soprattutto se si possiede un brand ancora piccolo e non molto affermato, è accordarsi con brand più grandi per realizzare campagne di co-marketing che abbiano come obbiettivo la brand awareness.

Il co-marketing natalizio è particolarmente vincente: due brand si associano per offrire al cliente più possibilità di scelta, oltre all’opportunità di conoscere nuovi brand. Fare co-marketing vuol dire affidarsi ad altri brand per crescere, facendo in modo che a trarre vantaggio dall’esperienza siano entrambi i brand.

La cosa più importante da fare, quando si decide di attivare una campagna di co- marketing natalizio, è scegliere bene il brand con cui collaborare: deve essere parte di un settore merceologico piuttosto affine a quello del brand di partenza, altrimenti sarà difficile trovare un’idea adatta all’unione di due brand: se per esempio il tuo brand si occupa di cibo, di certo non puoi associarlo ad un brand che vende pigiami, giusto?

Ora che ti è più chiaro come funziona il co-marketing e perché il Natale è il momento migliore per iniziare nuove alleanze, abbiamo pensato di darti qualche idea di per un’operazione di co-marketing che possa essere perfetta per le feste.

Co-Marketing natalizio: ecco qualche idea

Vediamo insieme qualche valido modo di fare rete fornendo un servizio gradito al cliente.

Cesti di Natale

Se ti occupi di cibo, una buona idea potrebbe essere realizzare dei cesti di Natale in cui inserire tanti assaggi di tutti i tuoi prodotti. In questo modo potresti accordarti con altre aziende che trattano prodotti affini (per esempio vini e liquori) per offrire ai tuoi clienti la possibilità di una degustazione completa.

Calendari dell’avvento

Una volta il calendario dell’avvento era fatto solo di cioccolatini: dal primo dicembre, un cioccolatino al giorno fino alla Vigilia di Natale per rendere l’attesa più dolce. Oggi i brand si sono resi conto che realizzare un calendario dell’avvento contenente tutti i lori migliori prodotti può portare diversi vantaggi, il più importante è senza dubbio l’aumento considerevole della brand awareness: chi conosce poco un determinato brand, nel momento in cui trova un prodotto in un calendario, lo prova e se ne innamora, sarà più portato ad acquistare di nuovo quel prodotto.

Scegli quindi un brand che realizzi calendari dell’avvento in tema con il tuo prodotto e chiedi di ospitarti in una casellina; non te ne pentirai.

Edizioni limitate

Succede spesso nel mondo del marketing, più spesso di quanto tu possa pensare: a volte due grandi brand si accordano per creare delle edizioni limitate a tema Natalizio. Succede spesso nel settore dolciario ed in quello dell’abbigliamento, ma anche in altri settori.

Pensa per esempio a Pandora che insieme a Disney ha realizzato tantissimi charmes in edizione limitata rilasciate proprio nel periodo natalizio.

Ecco, questa potrebbe essere una scelta vincente: accordarsi con un brand più grandi del tuo per realizzare edizioni a tema natalizio. Non importa quale sia il tuo settore merceologico che tratti. La cosa più importante è realizzare un prodotto che possa creare il giusto hype in modo da far conoscere e riconoscere al meglio il tuo brand.

Sembra assurdo ma è cosi: la mente umana tende a volere in maniera più forte quello che sa di non poter avere. Ricordi l’hype per i biscotti alla nutella? Ecco, il principio è lo stesso: vince chi si fa desiderare. Soprattutto a Natale.

E tu, hai deciso come farti conoscere? Raccontacelo

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Gabriella Avallone 16/09/2020

Perché Philip Kotler viene citato in tutti i libri di marketing?

Philip Kotler è stato definito il padre del marketing moderno e ancora il guru del management dal Financial Times, dopo Jack Welch, Bill Gates e Peter Drucker.

È riconosciuto come l’esperto al mondo delle strategie di marketing ed è impossibile non averne sentito parlare. Le teorie di Kotler sono infatti onnipresenti sui libri di marketing proprio perché egli ha dato un importante contributo alla strutturazione del marketing in quanto disciplina scientifica.

 

La sua opera più conosciuta è Marketing Management, di cui la prima edizione risale al 1967. Questo testo è riconosciuto tra i più autorevoli in questo ambito ed è difatti ancora diffuso nelle università di Business di tutto il mondo.

Kotler sostiene la necessità di fondare l’idea di marketing su una base scientifica, dal punto di vista manageriale, anziché puramente merceologico, come avveniva prima di lui.

 

Il Marketing da prima conosciuto come funzione d’impresa diventa dopo di lui il processo di gestione dell’intera impresa.

 

Vediamo alcuni dei più importanti studi di Kotler sul marketing:

 

Orientamento al mercato:

Con le sue idee Kotler ha rivoluzionato quello che era considerato Marketing prima di lui, infatti si può dire che egli ne ha ribaltato la direzione tradizionale che prima avveniva dall’interno all’esterno dell’impresa e che ora cambia rotta.

 

Il passaggio Production Oriented per organizzare la produzione in modo che il prodotto finale sia efficace e di qualità dovrà per forza comprendere le leggi di mercato. Individuare il mercato o ancor meglio il cliente è fondamentale per comprendere i bisogni insoddisfatti e rispondere con un’offerta di qualità che potrà essere apprezzata maggiormente a chi la stiamo proponendo.

Kotler spiega che il Marketing non è un processo lineare ma circolare e che per entrare in un’ottica competitiva necessita di individuare le opportunità, i punti di forza che agiscono sul mercato.

 

Il concetto di marketing ampliato:

 

Kotler estende il campo d’azione del marketing, conferendogli una definizione molto più ampia ovvero: “strumento per comprendere, creare, comunicare e distribuire valore”.

 

Modello delle quattro P:

 

Impossibile non averne sentito parlare prima del noto modello delle quattro P e del marketing mix secondo Philip Kotler. Questo concetto era stato già introdotto da Jerome McCarthy ma la diffusione si deve a Kotler. Il modello racchiude e organizza le attività di marketing operativo in 4 passaggi:

-       Product;

-       Price;

-       Placement;

-       Promotion.

 

In seguito sono state aggiunte altre voci a questo modello come ad esempio la sesta P di Packaging.

 

Modello delle quattro C:

 

Successivamente Kotler ampia il modello precedente ed associa alle P il modello delle quattro C, che stanno per:

 

-       Customer value, ovvero il valore per il cliente;

-       Costo per il cliente;

-       Convenienza;

-       Comunicazione

 

Questo modello evidenzia l’importanza del valore del cliente che viene prima di ogni altra cosa. Con le sue intuizioni si iniziò a focalizzarsi sul cliente, target o prospect. Un aspetto fondamentale che getta le basi anche per le conoscenze in campo di digital marketing.

 

Questo articolo ti è stato d'aiuto? Se desideri approfondire qualche aspetto del marketing che ancora ti è poco chiaro scrivici nei commenti! 

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